Venghino signori venghino! Chi offre di più?
Per i collezionisti di tutto il Mondo le aste sono forse il luogo migliore in cui poter realizzare il sogno di possedere un pezzo di storia, e lo sport di storia ne è piena.
Gli oggetti, le medaglie, le scarpe, raccontano un frangente della vita di quell’atleta, le sue speranze e le sue glorie. Tutto ciò però ha un prezzo.
Qual’è la memorabilia più classica dello sport se non un semplice ma iconico autografo?
Se si cerca sapientemente su internet, soprattutto sulle case d’asta inglesi ed americane, potremmo trovare addirittura l’autografo dell’indimenticabile Dorando Pietri, il quale vinse la maratona alle Olimpiadi del 1908 grazie a coloro che lo aiutarono a rialzarsi dopo una caduta per la fatica. Alcune case d’aste non scrivono il prezzo base mentre altre fanno partire le offerte dai 180 – 200 $.
Facendo qualche passo avanti con la storia, troviamo un altro fondista di lusso: il Finlandese volante Paavo Nurmi.
Gli autografi del leggendario corridore partono vanno dai 125 ai 250 euro, per chi volesse incorniciare uno dei nomi più rappresentativi e pionieri nel mezzofondo.
Andando verso il mondo dello sprint, troviamo autografi a 200 dollari di Wilma Rudolph mentre per Carl Lewis si toccano anche i 500 dollari per edizioni limitate di foto risalenti a Los Angeles 1984.
Ed Usain Bolt? Quanto è valutata la sua firma?
Dipende da cosa si vuole: si trovano autografi semplici a 100 dollari, foto in alta risoluzione ritraggono l’eroe di Jamaica nelle pose classiche a 400 dollari per arrivare a bellissimi quadri con foto, riproduzione dell’oro olimpico di Londra e delle scarpe, il tutto per 1900 dollari.
Quando finiscono gli autografi è l’ora di passare ad oggetti un po più consistenti o quello che gli anglofoni chiamano “items“: scarpe, magliette, tenute da gara.
Ripartiamo proprio dal nostro primatista mondiale dei 100 e 200 metri. Bolt, poco prima delle olimpiadi londinesi, mise all’asta un paio di scarpe autografate molto simili a quelle che avrebbe usato per la finale. Il ricavato, devoluto in beneficenza, fu di 39.000 dollari.
Se però parliamo di scarpe, il premio di più quotato va sicuramente a Sir Roger Bannister, il quale nel settembre appena passato decise di mettere all’asta le sue celeberrime scarpe, con le quali corse per la prima volta il miglio sotto i 4 minuti. Valutate tra le 30.000 e 50.000 sterline, raggiunsero la stratosferica cifra di 220.000 sterline (311.000 euro). Un gran prezzo per un grandissimo momento della storia atletica.
Far battere il martelletto per medaglie e premi invece servono molti più conquibus.
I due cimeli che hanno raccolto più soldi in questi ultimi anni sono veri e propri simulacri di storie fatte di passione.
Alla prima Olimpiade moderna di Atene 1896, la maratona fu considerata quasi un atto di rispetto verso gli antichi più che un evento prettamente sportivo, proprio per questo, fu messo in palio un premio speciale per il primo classificato: la Bréal’s Silver Cup, una bellissima coppa d’argento lavorato. L’onore di alzare la pregevole coppa fu del greco Louis Spyridon, il primo vincitore olimpico della corsa di Filippide. 116 anni dopo, quella stessa, bellissima opera d’arte è stata battuta ed aggiudicata per 861,000 dollari.
Sappiamo che Asafa Powell, Sergey Bubka, Jonathan Edwards, Al Oerter ed Jan Zelezny hanno partecipato ad aste di beneficenza, mettendo a disposizione i propri simboli e la propria attrezzatura, ma chi è il vero campione della finanza?
Il prezzo più alto per un’oggetto storico delle Olimpiadi e dell’Atletica Leggera è stato di 1.46 milioni di dollari. La stratosferica cifra è stata sborsata per una medaglia che da sola potrebbe raccontare un epoca: uno degli ori vinti dal Fulmine d’ebano Jesse Owens alle Olimpiadi di Berlino 1936, un cimelio che dietro nasconde storie di rivincita razziale, sociale e sportiva.
Che dire? I collezionisti sono ovunque, pronti ad accaparrarsi al migliori prezzo i cimeli più rari, quindi non buttate le vostre scarpe o gli oggetti che vi hanno accompagnato nel percorso atletico, perchè chissà se voi stessi diventerete una leggenda o un vostro amico o qualcuno con cui avete scambiato solo un gesto diventerà un celeberrimo campione.
Chi offre di più?
Foto di copertina: Lauren Hurley / PA
Foto 2: Sportsmemorabilia.com
Foto 4: Handout/reuters