Il mondo dell’atletica ha subito un’altra scossa, forse più potente di tutte quelle ricevute fino a questo momento. Sono passati alcuni giorni da quando l’ex Presidente della IAAF, Lamine Diack, è stato arrestato dalla polizia francese con l’accusa di corruzione e riciclaggio di denaro.
Dopo i numerosi scandali riguardanti atleti dopati adesso lo spettro dell’anti sportività ha raggiunto anche i vertici della Federazione Mondiale, vertici che avrebbero dovuto garantire la totale pulizia degli atleti.
Il neo Presidente della Federazione, Lord Sebastian Coe, ha aspettato qualche giorno prima di pronunciarsi sull’argomento “Il fatto che persone nel nostro sport abbiano presumibilmente estorto soldi a atleti colpevoli di violazione di doping è aberrante -afferma- Sono shockato, arrabbiato e costernato. Questi sono giorni bui”.
“Dove ci sono fragilità nel sistema, che possono avere permesso queste estorsioni, noi le rafforzeremo“, questo sarà uno degli obbiettivi che si è prefissato l’ottocentista inglese durante il suo mandato; il prossimo mese creerà un‘unità indipendente di cui farà parte un tribunale, anch’esso indipendente, in cui verranno ascoltati i singoli atleti, allenatori e personaggi che hanno avuto a che fare con il doping in modo da togliere il processo di ascolto dalle mani delle singole federazioni, che come abbiamo spesso visto tendono a nascondere la verità integrale.
Riguardo alle accuse che la IAAF non sia stata in grado di tenere sotto controllo la situazione doping, Coe afferma che ogni singolo caso che è seguito dalla WADA era già stato individuato dalla Federazione Mondiale grazie al controllo dei passaporti biologici degli atleti.
Per oggi è invece prevista la riunione di una commissione indipendente per giudicare gli atleti russi trovati positivi; la IAAF ritiene che la Federazione Russa sia stata troppo clemente con i propri atleti e che le sanzioni date non siano abbastanza soddisfacenti.
Sempre oggi la WADA terrà a Ginevra una conferenza stampa per parlare di quello che hanno fornito agli inquirenti francesi.
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