Quella di oggi sarà l’ennesima lunga e sfibrante giornata che dovrà vivere l’Atletica mondiale. In un clima da D-Day, i 26 membri IAAF in questo Venerdì 13 (un caso) si riuniranno per votare la sospensione della Russia dalle competizioni internazionali, Olimpiadi di Rio comprese.
Chi è già sotto pressione è sicuramente Lord Coe, il quale è sotto esame per i suoi vetusti collegamenti a con Diack e il per suo rifiuto di rinunciare ai suoi legami con la Nike, dovrà prendere azioni decisive nel momento della votazione e si ritiene che diversi membri del Consiglio siano già a favore della sospensione. Tuttavia, è improbabile che il voto sia unanime.
Le vie da percorrere sarebbero diverse: una sospensione totale, una sospensione fino alla “messa in regola” che potrebbe arrivare prima delle Olimpiadi e quindi consentire ai russi di partecipare, oppure far partire per Rio solo gli atleti puliti.
In un clima da Guerra Fredda, era stata espressa l’idea che la Russia avrebbe comunque boicottato i Giochi per lo sdegno, voce che è stata subito zittita da Vitaly Mutko: “La Russia è contro il boicottaggio e contro l’ingerenza politica nello sport . Bisogna capire che la Russia è un partner affidabile del movimento olimpico internazionale.”
Mentre c’è chi inizia a pregare, fare calcoli e farsi idee per il futuro, intanto c’è chi commenta l’operato di Sebastian Coe ed il suo essere, per il momento, tergiversante.
In una intervista rilasciata alla BBC, il veterano quattrocentista della Gran Bretagna, Martyn Rooney, si è espresso molto chiaramente: “Il presidente Coe sapeva dei problemi di organo di governo atletica o ha tenuto la testa sotto la sabbia? “
“E ‘piuttosto irrispettoso verso tutti i soggetti coinvolti nel movimento atletico cercare di far credere che il vice-presidente fosse all’oscuro di tutto“, ha detto Rooney. “Il suo compito era di controllare, se è vero che non sapeva niente non ha fatto il suo lavoro correttamente.”
Il Campione Europeo solleva un punto interrogativo sulla idoneità di Coe per realizzare le riforme di cui lo sport ha bisogno; l’intervista di Rooney è continuata su toni abbastanza accesi, mostrando quel piglio d’orgoglio di chi ama lo sport.
”Lord Coe è un’icona per gli atleti britannici e ha ispirato generazioni, ma si è comportato con ingenuità al momento della trasmissione del rapporto, ma voglio continuare a credere che sia la persona giusta per la Presidenza.”
Tralasciando Coe, Rooney si è espresso anche nei confronti della Russia e dei suoi atleti.
“Non penso di essere stato scioccato, più che altro deluso da quante persone erano corrotte e da quante ancora forse lo sono“, ha detto Rooney.
“Ci sono un sacco di atleti che hanno perso medaglie a causa della truffa russa. Ci sono diversi 800isti e 1500isti che si sono dovuti accontentare del terzo, quarto posto per un test antidoping falsato o coperto.”
“C’è ovviamente un sacco di rabbia verso la Federazione russa e verso la IAAF che ha lasciato che tutto ciò accadesse ma penso che la cosa ancora più deludente sia che molti atleti non siano rimasti sorpresi da tutto ciò. Se gli atleti non sono sorpresi, come può esserlo la IAAF? ”
Foto: Getty Images