Dopo la sospensione provvisoria della Russia decisa dalla IAAF, il quale rischia ora di non partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio, si era levata forte la voce di Yevgeny Trofimov.
L’allenatore della primatista mondiale di salto con l’asta Yelena Isinbayeva, aveva iniziato ad indagare sulla possibilità di far partecipare la sua atleta sotto la bandiera olimpica in quanto non reputa corretto escludere dai Giochi tutti gli atleti russi, indistintamente. Sarebbe un gesto che punirebbe anche gli atleti “puliti” oltre che violare il principio di presunzione di innocenza.
Il Comitato Olimpico Internazionale fa sapere che esaminerà la possibilità di far gareggiare sotto la bandiera olimpica gli atleti russi che, sottoposti ai normali test antidoping, risultino negativi all’utilizzo di sostanze illecite.
Si apre quindi un porta per gli atleti russi estranei all’uso di sostanze dopanti che con ogni probabilità, come riporta il quotidiano britannico The Telegraph, potranno partire verso il Brasile come atleti indipendenti qualora la Federazione Russa non sia stata riammessa nella IAAF.
Nella foto: Yelena Isimbayeva (A Niedringhaus/AP)