Arrivano nuovi dettagli sullo scandalo del doping che ha avuto l’ex presidente della IAAF Lamine Diack come protagonista insieme alla Federazione Russa.
Il giornale francese Le Monde ha pubblicato alcuni pezzi dell’interrogatorio di Diack in cui dichiara di aver ricevuto un milione e mezzo di euro dal Cremlino per coprire i casi di doping russi, almeno fino ai Mondiali di Mosca 2013.
I soldi ricevuti da Balakhnichev, ex presidente della RUSADA, sarebbero serviti per finanziare la campagna politica degli oppositori durante le presidenziali del Senegal nel 2012. “In quel periodo bisognava vincere la battaglia di Dakar, cioè rovesciare il potere. Quindi serviva finanziare l’opposizione e in particolare i giovani perché potessero fare campagna in tutti i villaggi”, sono queste le parole di Diack che in quel momento si trovava nell’opposizione contro l’ex presidente senegalese Wade.
Macky Sall, l’oppositore, ha poi vinto le presidenziali nominando Diack “Comandante dell’Ordine del Leone”, un ringraziamento per l’aiuto ricevuto durante le elezioni.
E’ stata una questione politica fuori dal mondo dell’atletica che ha fatto sì che l’ex Presidente della Federazione Mondiale, che dovrebbe garantire la pulizia di tutti gli atleti, chiudesse un occhio su chissà quanti casi di doping di atleti che, molto probabilmente, hanno vinto medaglie e premi sottraendoli agli atleti puliti.
Tutti i nodi vengono al pettine, così afferma un noto detto, lo speriamo, ma nessuno potrà restituire la gioia di salire sul podio e sentire il proprio inno suonare agli atleti che si sono visti negare questa possibilità.
Foto Getty Images