Il mercato delle scarpe da running è in continua evoluzione e espansione, e da qualche anno i maggiori marchi intraprendono una vera e propria lotta per ottenere la scarpa più innovativa e soddisfare le esigenze di tutti i runner.
Col tempo e con l’aumentare dei modelli diventa sempre più difficile capire quali sono le scarpe più adatte a noi.
Vi corriamo in aiuto spiegando e suddividendo in categorie le novità del 2016.
A1 Minimaliste/da gara
Sono delle calzature che cercano di donare libertà al piede e si ispirano al natural running e al barefoot running (corsa a piedi nudi). La caratteristica principale di queste scarpe è il loro peso ridotto e il drop (differenziale tallone-punta) non superiore ai 6mm. Sono adatte a atleti di peso non elevato che prediligono un appoggio del mesopiede anziché del tallone e corrono a ritmi veloci.
La principale novità di quest’anno è la nuova scarpa “Free” della Nike: si chiama Nike Free RN Distance. Rispetto alle precedenti Free, la Distance, come suggerisce il nome, è adatta alle distanze prolungate e possiede una suola più resistente agli impatti, pur mantenendo le caratteristiche “natural”.
A2 Intermedie/da gara
Le intermedie sono scarpe da gara o da allenamento “tirato” e si utilizzano principalmente nel mezzofondo. Hanno in comune con le A1 il basso differenziale e il peso ridotto ma presentano una suola leggermente più rinforzata. Scarpa utile per il runner in cerca di reattività e velocità che non abbia problemi di appoggio e di sovrappeso.
Dopo il dominio in questa categoria della tecnologia Adidas, Boost e Ultraboost, la Puma prova a rispondere con l’innovativa “Ignite Foam”, introducendo in questo settore la Puma Speed 300 Ignite. Interessante anche la nuova arrivata On: debutta nelle A2 con la On Cloudracer, realizzata con un design scheletrico della tomaia e con la caratteristica suola a “cuscinetti”.
A3 Ammortizzate
Sono le scarpe da allenamento per eccellenza e rientrano in questa categoria tutte quelle calzature che offrono ottimo confort grazie all’elevato potere ammortizzante. Lo scopo principale di queste scarpe è quello di evitare i molto frequenti infortuni legati alla corsa. Adatte a qualsiasi tipo di runner con appoggio neutro che effettua allenamenti di lungo chilometraggio, soprattutto su strada.
L’azienda statunitense specializzata nel running, Saucony, compie un balzo in avanti, brevettando un nuovo materiale chiamato Everun, che verrà adottato su tutti i migliori modelli. Questo particolare “compound” è in grado di restituire l’83% dell’energia ricevuta durante l’appoggio del piede. La scarpa da tenere d’occhio sarà la Saucony Triumph ISO 2, leader delle calzature A3 per elevato ammortizzamento e ottima elasticità.
A4 Stabili
Le stabili sono progettate per correggere i problemi di grave pronazione e garantiscono un elevato sostegno. Mantengono le stesse caratteristiche delle A3, ma non devono essere usate da atleti con appoggio neutro, in quanto potrebbe causare seri problemi alla caviglia. Sono quindi consigliate per pronatori e atleti pesanti.
Il premio di scarpa “super-tecnologica” va sicuramente all’americana Altra. Azienda nata da poco, si è specializzata nella vendita di scarpe a differenziale nullo, drop zero. Con l’Altra IQ si apre una possibile nuova generazione di calzatura: questa scarpa intelligente saprà registrare cadenza, durata del contatto a terra, numero di passi, posizione del piede nello spazio e ritmo della corsa. Tutti questi dati verranno poi inviati via bluetooth al tuo smartphone e analizzati.