Che l’ingegneria offra di poter vagare con la fantasia, questo si sapeva già migliaia di anni fa e col passare delle epoche e dei passatempi ci siamo adeguati a far entrare il bizzarro anche nel mondo dello sport, compresa L’Atletica Leggera.
Siamo abituato ad entrare in una pista di forma ”ovalizzata” , con 400m divisi equamente tra rettilinei e curve…non sempre però il capo-cantiere la pensa così. ”Il Mondo è bello perchè è vario” quindi, variamo!
”Non mi piace quella curva, è troppo stretta…”
Questo è quello che deve aver pensato il progettista della pista della Beverly Hills High School in California, dove l’anello ha una forma molto più schiacciata, quasi come se qualcuno avesse preso i rettilinei ed avesse deciso di allontanarli tra loro, distendendo un po’ le curve. Il motivo di tutto ciò? Ancora oscuro.
C’è a chi gli piace la ricerca del cerchio e chi invece adora la precisione della linea retta e del quadrato.
Qualche tempo fa salì alla ribalta sui social deputati all’Atletica la costruzione di una pista ad angoli retti. Contea di Tonghe, Nord Est della provincia di Heilongjiang, Cina.
Non sappiamo bene ancora se quella pista sta avendo una attività da alti livelli, ma una cosa la possiamo ipotizzare: i menischi curati per le curve drastiche che devono subire le ginocchia saranno da record del Mondo.
Se preferite qualcosa di più classico ma volete rimanere in Asia, allora recatevi alla Scuola Elementare Xinshi di New Taipei City, potrete godere di una bellissima pista azzurra, con un anello esterno per fare le salite.
”Ok, facciamo una pista regolare, ma il rosso annoia, facciamola gialla! Molto Gialla!”
George C. Edwards Stadium, pista regolare e a dire il vero bellissima nel suo complesso. La cosa che salta subito all’occhio è sicuramente un colore che dopo un po’ inizia a far calare la vista. Questa pista infatti è totalmente gialla. Immaginatevi il tutto sotto un sole cocente con la prima gara alle 3:00 del pomeriggio; manca solo un messicano col cappellone caratteristico che dorme sotto un albero e l’erba rotolante per dare al luogo una atmosfera alquanto afosa.
Restando sui gusti cromatici, passiamo dall’acceso al pacato, andando verso il nero. Nera fu la pista Olimpica realizzata per Atene 2004, così come il manto dello stadio Panathinaiko, uno storico stadio di Atene, famoso per aver ospitato i Giochi della I Olimpiade, i Giochi olimpici intermedi ed alcuni eventi proprio di Atene 2004. Lo stadio, come potete vedere ha la sua pista, di lunghezza inalterata rispetto a 2000 anni fa, quando lo ”stadio” era lungo 180 metri. Deve dare sicuramente grande enfasi trovarsi in un luogo pregno di storia sportiva e non, con le sue particolarità architettoniche a far da contrasto.
Se non avete voglia di andare fino in Grecia, anzi, più che sotto il portone di casa non riuscite ad allontanarvi, allora prendete residenza a Grand Plaza, 540 N State St. Il complesso abitativo offre due corsie su cui potete sprintare quanto volete. Immaginate: corse con i passeggini, gare con le buste della spesa divise per categorie di peso ecc ecc.
Torniamo però ai complessi sportivi, spostandoci verso il Saint Mary’s College High School a Berkeley, California. Qui il concetto di pista ha seguito le orme del buon Pitagora, ed evidentemente il progettista era un grande fan del celeberrimo Teorema.
Due cateti ed una ipotenusa, ecco che esce una pista che ha fatto applaudire Pitagora e la sequela di matematici sostenitori, i quali poi accorgendosi che il triangolo era equilatero e non rettangolo hanno abbandonato l’idea di frequentare la bizzarra pista.
Altra scuola, altra idea folgorante. Questa pista possiamo definirla ”vai dove ti pare”. Sembra più il percorso di un circuito da F1 o MotoGp, curva dolce, curva stretta, tornante, diagonali e chi più ne ha più ne metta alla Scuola Secondaria di Emeryville, dove gli avventori della pista sicuramente si divertiranno a trovare tutte le combinazioni con cui è possibile attraversare quella imprevedibile pista.
Due menzioni speciali ovviamente vanno a due piste che ormai hanno raggiunto popolarità stellari, dove più che la stranezza spicca l’eccezionale versatilità, facendo sospirare gli amanti della corsa.
La pista di Alicante in Spagna, e la sua dolce salita oltre la sesta corsia per simulare il lavoro in collina senza doversi spostare dal camposcuola ma solamente mettere un piede poco più in là per iniziare gli sprint ripidi e faticosi. Bellissima.
E per concludere, forse la più strana ma la più accattivante, a cui anche noi di TrackArena.com abbiamo dato risalto: la pista di atletica della University of Southern Denmark, la pista più bella del Mondo.
Scalini, percorsi ondulati, discese, salite, l’anello regolamentare che si snoda in altri percorsi secondari, sabbiosi o erbosi; Un ambiente attraente che stimola i sensi e fa sognare tutti coloro che vorrebbero poter vivere un’esperienza su quella stupenda opera d’arte.