Che i geni siano importanti è appurato, quando poi questi si manifestano in tutto il loro splendore, si fanno ancor più apprezzare.
Leroy Burrell è stato un grande interprete della velocità, con un personale di 9”85 sui 100m, ma sempre frenato dalla presenza costante ed imperante di Carl Lewis, col quale però contribuì ad un primato mondiale nella 4×100 (37”40 nel 1992).
Ora, a distanza di 24 anni, il cognome Burrell è tornato a far parlare di sè, grazie al figlio di Leroy, Cameron Burrell, astro nascente della velocità.
Venerdì 15, a Houston (Texas), il non ancora 22enne Cameron ha stampato sui 60m il favoloso tempo di 6”55, primo tempo mondiale dell’anno. Il giovane Cameron avrà ancora tempo per dare l’arrembaggio al personale del padre di 6”48, intanto può godersi questo momento il cui guarda tutti dall’alto.
Nello stesso giorno, un altro ragazzo ma classe ’96, Christian Coleman ha corso appena un centesimo sopra il tempo di Burrell, mentre il più quotato e già professionista Trayvon Bromell ha esordito ieri sulla distanza corta, fermando il cronometro a 6”59.
La via per il ”draft” dei Mondiali indoor è ancora lunga ma già eccitante.
Foto: Kyle Brazeil