Dopo 7 mesi di stop dalle competizioni Alessia Trost è tornata in pedana all’IFAM Meeting Indoor, in Belgio, vincendo la gara di salto in alto femminile con 1.90m.
1.81m, 1.84m, 1.89m e 1.90m, è stata questa la progressione dell’azzurra che ha tentennato all’1.84m e 1.87m superando le misure al secondo tentativo. Ha provato a saltare anche 1.93m ma non è riuscita a far rimanere in posizione l’asticella ed è uscita di gara. Le dichiarazioni dopo la gara che ha rilasciato alla FIDAL non sono state positive, sa di non valere 1.90m e non si sente soddisfatta della misura ottenuta. “Ho capito che devo sistemare qualcosa anche perchè, dopo tutto questo tempo, essere in gara mi spinge a metterci quel qualcosa di troppo che mi scombina un po’ la rincorsa”.
In gara insieme a lei anche Desiree Rossit e Eleonora Omoregie; la Rossit si è fermata a 1.81m mentre la Omoregie non è riuscita ad andare oltre la misura di entrata a 1.71m. Al maschile era in pedana il finanziere Andrea Lemmi capace di saltare 2.20m che gli valgono come stagionale avendo saltato 2.19m due settimane fa.
Impegnati nel salto in lungo troviamo Alessio Guarini e Camillo Kaborè al maschile e Giulia Liboà al femminile; Guarini si qualifica al secondo posto con un balzo da 7.77m mentre Kaborè al decimo saltando 7.24m. Un solo salto valido da 5.72m per la Liboà che non riesce a trovare la pedana e segna due nulli.
Nella foto: Alessia Trost (Michele Fortunato/trackarena.com)