Un atleta che ha vinto per quattro Olimpiadi consecutive una specialità, forse, qualcosa ci capisce e l’abilità di Carl Lewis di saltare in lungo è sempre stata innegabile. Proprio partendo da questa solida base di esperienza e prestigiose vittorie, Lewis ha commentato la situazione attuale del Salto in lungo mondiale, definendola ”patetica”.
“Il salto in lungo è il peggiore evento nel mondo in questo momento. Terribile“, ha detto Lewis al vertice dei media che seguiranno la nazionale olimpica USA.
“Jesse Owens sarebbe stato terzo nelle ultime Olimpiadi. Il suo record personale di 80 anni fa sarebbe stato sufficiente per ottenere una medaglia a Londra.”
Secondo il parere di Lewis, in questo momento i saltatori hanno smesso di ricercare il perfezionamento della tecnica e della misura perchè per vincere ”basta” andare poco oltre gli 8 metri.
“Se saltavo 8 metri e poco tornavo indietro e dicevo ai giudici di non misurare e darmi nullo. Avevamo uno standard. Non si va alle Olimpiadi solo per una medaglia, si va per la distanza. Mike (Powell) ed io stavamo regolarmente oltre gli 8,50m. Ma questa generazione? Rutherford? Mi dispiace, ma è patetico secondo me. Ha vinto tutto con misure ridicole. Rutherford sta sicuramente dando del suo meglio, ma non si dovrebbe vincere tutto con quelle misure”.
Una volta finita la parentesi sul salto in lungo, Lewis ha dato una strigliata d’orecchi anche a tutta la nazionale americana, che ormai ha perso la nomea di schiacciasassi dell’Atletica Mondiale.
Lewis ritiene che il declino degli Stati Uniti è parte di un calante interesse per l’Atletica, confrontando le cifre sugli spettatori ai Campionati del Mondo 2013 con quelli dell’Olimpiade di Mosca al 1980.
“I campionati del mondo in media raccolgono circa 25.000 persone, il 60% dei meeting ormai sono spariti, così come le sponsorizzazioni. Lo sport sta morendo in questo momento. Quando c’eravamo io, Michael Johnson, Jackie Joyner-Kersee, Edwin Moses… l’Atletica era un faro. ”
Parole amare quelle di Lewis, che certo non si è risparmiato sulle nuove generazioni, un po’ per nostalgia forse, un po’ per amore verso quel mondo che a lui ha dato tanto, così come agli Stati Uniti.
Foto Chiara Montesano/trackarena.com
… e con questo si è fatto ancora più amici!
Credo che quando Lewis passerà dalla G.B. non mancherà un invito a cena da parte di Rutherford!!