Vi ricordate dei Giochi Europei del 2015 a Baku? Ebbene, una ricerca pubblicata sul British Journal of Sports Medicine avrebbe confermato 13 medaglie vinte grazie all’aiuto del Meldonium, (farmaco tristemente balzato agli onori di cronaca come il ”doping del momento”), rilevato in atleti di 15 dei 21 sport presenti.
I risultati sono basati su informazioni volontariamente fornite da atleti e squadre mediche, oltre all’analisi dei test antidoping effettuati regolarmente. In particolare dei 40 test effettuati nell’atletica, 3 hanno evidenziato l’uso del meldonio.
I ricercatori dietro lo studio hanno rivelato che il numero degli atleti coinvolti sarebbe approssimativamente di 490. Probabile che sia una sovrastima perché la licenza per la vendita di meldonium è stata concessa in sette dei 21 paesi concorrenti ai Giochi Europei.
Ma il rapporto conclude: “Questi risultati evidenziano l’uso eccessivo ed inappropriato della prescrizione di questo farmaco in una popolazione di atleti generalmente in buona salute.”
Il Meldonium, che è sulla lista nera della WADA solo dal 1° gennaio 2016 è adatto al trattamento dell’ischemia, una condizione in cui vi è una riduzione del rifornimento di sangue (e quindi di ossigeno) al tessuto corporeo. Negli atleti questo aspetto favorirebbe lo smaltimento più rapido della fatica ed un apporto maggiore di ossigeno ai muscoli, fornendo quindi una spinta in più per lo sforzo agonistico.