E’ un’atletica diversa quella che sabato scorso ha dato spettacolo in Piazza del Campo a Siena, un’atletica che varca le nuove frontiere dando spettacolo al di fuori delle piste, un’atletica che dopo aver mandato a memoria le parole di Sir Sebastian Coe – presidente della IAAf – sembra applicarle alla lettera, ed ecco che si salta in piazza, in una cornice unica al mondo di fronte e un nutrito numero di persone fermatesi a contemplare lo spettacolo.
Mentre Gianmarco Tamberi in quel di Portland si preparava a saltare 2,36m per laurearsi Campione del Mondo, a Siena i suoi colleghi – esclusivamente Toscani per motivi organizzativi – davano spettacolo animando il “Diadora High Jump Contest“, ossia una gara di salto in alto organizzata in un luogo in cui si è abituati a vedere correre il Palio di Siena e dove certo nessuno si aspetterebbe di trovare un’esibizione di atletica leggera.
Tra i protagonisti della manifestazione, giunta quest’anno alla seconda edizione, Erica Marchetti, attuale campionessa italiana indoor juniores, che poi risulterà la vincitrice della gara femminile con 1,71m, e Matteo Baldi, atleta di casa, campione toscano assoluto 2015 e vincitore di questa edizione con 1,92m. L’idea di portare l’atletica in piazza, e di posizionare il materasso dell’alto sotto l’ala protettrice della Torre del Mangia, nasce da un’idea, o forse sarebbe meglio dire da un sogno di Stefano Giardi, un passato da altista, presidente della Montepaschi Uisp Atletica Siena e responsabile tecnico regionale per FIDAL Toscana del salto in alto.
“Un tempo l’atletica era soprattutto il trasporre i gesti quotidiani, soprattutto della vita dei campi in cui era normale saltare, correre, etc – dice Giardi – in una competizione, oggi con il cambiamento di abitudini della società, queste gesta fanno parte in modo marginale della vita quotidiana e al vedere le gesta degli atleti sembra che essi provengano da Marte, quando invece sono gesta alla portata di tutti“.
Patrocinata dal Comune di Siena, nell’ambito di SportSienaWeekEnd – ovvero una serie di fine settimana dedicati allo sport, e alla sua promozione, con massima attenzione a quelli considerati “minori” – e legata all’iniziativa “Velocissimi Velocissimi” – organizzata da Alessandro Bracciali, ex atleta azzurro e primatista toscano dei 400m – che ha portato nella mattinata di sabato oltre 300 ragazzi tra i dieci e i quattordici anni delle scuole senesi a sfidasi su un rettilineo gommato di 50m, steso sotto al Palazzo Comunale di Siena.
Il Diadora High Jump Contest ha visto letteralmente ipnotizzato un buon numero di persone che non hanno voluto perdere l’occasione per osservare da vicino questa disciplina dell’atletica leggera. Spazio ristretto, rincorse brevi, fondo non favorevole data la presenza della pietra serena sotto la pista gommata e la leggera pendenza della piazza, e misure quasi da gara seria, ma lo spettacolo c’è stato eccome.
Questo dimostra come con poco l’atletica riesca a dare spettacolo e divertimento, che l’atletica è viva, che l’atletica c’è. L’atletica è una grande famiglia fatta di persone che condividono una passione e cercano di trasmetterla; le porte della casa di questa famiglia sono sempre aperte, questo è anche il messaggio che si vuole cercare di trasmettere con manifestazioni come quella di Siena.
Foto Matteo Bocci