In una giornata nuvolosa e caratterizzata da forte pioggia e raffiche di vento nella parte conclusiva della manifestazione, sono stati celebrati a Cardiff i campioni del mondo di mezza maratona 2016: Peris Chepchirchir (ETH) e Geoffrey Kamworor rispettivamente con il crono di 1h07’30” e 59’10”.
Le prime a partire sono state le donne: gruppo di testa composto da Kenya, Etiopia e Giappone per i primi 5km con un passaggio di 16’31”. Ritmo veloce sin da subito imposto dal quintetto delle kenyane che non permette alle giapponesi di rimanere in scia. Da qui in poi comincia lo storico duello Kenya-Etiopia con Peris Chepchirchir, Cynthia Limo e Mary Ngugi a tirare l’andatura per mettere in difficoltà le avversarie Netsanet Gudeta e Genet Yalew. Dopo aver superato il 15esimo chilometro in 48’14” le etiopi tentano un’inutile progressione che non impedirà al Kenya di fare tripletta dominando completamente il podio mondiale con Peris Chepchirchir, seguita dalle connazionali Cynthia Limo (1h07’34”) e Mary Ngugi (1h07’54”).
Per quanto riguarda le azzurre ottima prestazione della giovane atleta dell’Esercito Veronica Inglese che ottiene la 16esima posizione con un crono di 1h10’59”. Insieme alla compagna di squadra Anna Incerti, Silvia La Barbera, Laila Soufyane e Rosaria Console conquistano il settimo posto nella classifica a squadre.
A seguire viene dato lo start dell’attesissima gara maschile che vede la partecipazione del plurimedagliato Mo Farah e del kenyano Geoffrey Kamworor. Dopo pochi secondi dallo sparo l’atleta degli altipiani inciampa e cade: riuscirà poi a riprendere il gruppo di testa dopo pochi minuti. Fin da subito la tattica africana è quella di impostare un ritmo proibitivo per stancare il somalo-inglese Mo Farah e per impedrire una sua possibile volata finale. Dopo il distacco iniziale da parte dell’etiope Abayeneh Ayele, il gruppo si fa più compatto con i kenyani Bedan Muchiri, Simon Cheprot e Kamworor che si portano in testa conducendo la gara. Al passaggio dei 10km in 27’59” il trio kenyano è seguito a ruota da Tamirat Tola (ETH) e da Mo Farah nelle retrovie. D’ora in poi Muchiri e Kaworor aumentano il passo e cominciano la lotta per il podio passando al 15esimo chilometro in 41’41”. Dietro di loro si fa avvincente la sfida per il terzo posto: Farah comincia a allungare andando a prendere Tola e Ayele. Nel frattempo un vero e proprio nubifragio si abbatte su Cardiff mettendo in grande difficoltà gli atleti sul tracciato. Sul rettilineo finale a spuntarla sarà Kamworor che nonostante la caduta iniziale ha ancora le forze per lasciarsi alle spalle il connazionale e incoronarsi per la terza volta campione mondiale. Argento per Bedan Muchiri (59’36”) e bronzo in volata per Farah che riesce sul finale a sbaragliare Ayele, chiudendo in un ottimo 59’59”.
Nella classifica per nazione vittoria indiscussa per il Kenya seguito dall’Etiopia che si aggiudica l’argento grazie agli ottimi piazzamenti di Ayele e Tola. Quarto posto per la nazione ospitante, alla quale non è bastato il bronzo individuale di Farah per sovrastare l’Eritrea che va a chiudere un podio tutto africano.
Gara non soddisfacente ma che è valida come miglior personale stagionale per l’azzurro Stefano La Rosa che chiude 25esimo con un tempo finale di 1h04’05”. Avrebbe potuto fare sicuramente di meglio ma le condizioni atmosferiche hanno profondamente inflluenzato l’ultimo tratto di gara.
Nella foto: Geoffrey Kamworor (Jordan Mansfield/Getty Images for IAAF)