Dopo la notizia che sei atleti etiopi sono sotto indagine per doping, si è alzata minacciosa la voce dell’atleta forse più rappresentativo di tutta la storia del paese, stiamo ovviamente parlando di Haile Gebrselassie.
L’atleta è stato chiamato in causa anche dalla federazione nazionale che, visto quanto accaduto alla Russia, vuole scongiurare il peggio anche in vista dell’appuntamento olimpico. Ciò serve forse da monito per tutti gli atleti della nazione del corno d’Africa, forse per evitare ciò che sta succedendo in Kenya, fatto sta che gli etiopi sono stati avvertiti.
“L’Etiopia ha a cuore il problema doping“- Ha riferito Gebreselassie– “Il paese ha reso il doping come un reato criminale: infatti, se un atleta dovesse essere trovato positivo, rischia un anno di carcere, oltre a quattro anni di stop dalle competizioni”
Il due volte campione del mondo ha poi aggiunto parole davvero pesanti: “Inoltre un atleta che compie questi atti, è come se stesse tradendo l’intera nazione, e lo sdegno dell’intera nazione è peggio di qualsiasi prigionia o squalifica“.
Parole davvero pesanti che pesano come macigni sulla coscienza degli atleti etiopi, sperando che i discorsi di un campione di questo calibro possano fermare il doping non solo in Etiopia, ma nell’intero mondo dell’atletica.
Foto Reuters / Andrew Boyers