Valerie Adams non si lascia andare a troppi buonismi, e durante l’intervista video da parte del New Zealand Herald, la campionissima del lancio del peso ha dichiarato molto serenamente che sarebbe estremamente favorevole alla Russia fuori da Rio.
Adams ha sofferto tanto quanto qualsiasi atleta per questo flagello: battuta da Nadzeya Ostapchuk ai Giochi di Londra, la neozelandese non ha avuto il piacere di ricevere la medaglia sul gradino più alto del podio ma l’ha ricevuta ”per posta” dopo che la rivale bielorussa fu scoperta positiva al doping.
“Sono favorevole ad essa“, ha dichiarato la Adams sulla potenziale espulsione della Russia. “La gente parla di ‘atleti innocenti’ ma è un qualcosa più grande dei singoli. Se non si prende una decisione radicale non riusciremo mai a vincere. Se le persone negli alti ranghi della federazione si fanno vedere disponibili ad aiutare, non riusciremo mai ad uscire a questa situazione.”
“La gente potrebbe pensare che sono senza cuore, ma questo è lo sport. Non è colpa mia. E’ colpa loro.”
L’idiosincrasia contro il doping, per Valerie Adams, è comprensibile. Lei è l’unica donna ad aver vinto quattro titoli consecutivi nel lancio del peso ai campionati del mondo, ma storicamente le sue migliori prestazioni non fanno scalpore, infatti rimane 23esima nelle liste all-time.
Le prime 8 prestazioni di sempre sono state ottenute nel lasso temporale che va dal 1976 al 1988, anni in cui non era un segreto il massiccio uno di sostanze vietate. Questo fenomeno ovviamente non è riscontrabile solo nei lanci ma anche in altre discipline, dove possiamo vedere gli anni ’80 come un qualcosa di marziano per il movimento femminile.
Valerie Adams vedrà avverarsi il suo desiderio di non veder gareggiare la Russia?
Foto: Michele Fortunato/Trackarena.com