Arriva dal mondo dell’atletica la portabandiera dell’Italia ai Giochi Paralimpici di Rio 2016; si tratta di Martina Caironi, atleta che dalle Olimpiadi di Londra 2012, in cui ha vinto la medaglia d’oro, si è solamente migliorata arrivando ad essere la prima donna con una gamba amputata ad abbattere il muro dei 15″ sui 100m.
Non è stata una scelta semplice per il presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, che dopo aver analizzato per più volte i vari atleti che avrebbero potuto avere l’onore di portare la bandiera dell’Italia davanti al pubblico dello stadio di Rio ha deciso di premiare l’atleta delle Fiamme Gialle.
“Martina incarna un sogno, è il segnale che dà speranza alle persone che partendo dal nulla dopo un incidente stradale come è successo a lei, si rimette in pista a sognare – dichiara Pancalli – L’ho scelta non solo per i risultati agonistici, ma per come Martina interpreta il ruolo di atleta, per la sua disponibilità a portare la voce di tutti gli atleti paralimpici in giro per le scuole nel nostro Paese e a segnalare l’importanza dello sport nella vita dei disabili“.
Martina ha subito l’amputazione della gamba a 18 anni dopo un incidente in motorino ma questo non le ha impedito di mettersi in gioco e da Londra 2012 ha iniziato a collezionare medaglie e record da ogni manifestazione. Al momento detiene il record sui 100m T42 in 14″61, frantumato svariate volte da quei Giochi Olimpici che la videro salire sul gradino più alto del podio in 15″87, quello dei 200m T42 in 31″73 ed ha eguagliato il WL nel lungo con 4.60m.
Adesso parteciperà alla sua seconda Olimpiade e non lo farà solamente sui blocchi ma anche sotto gli occhi del pubblico e della sua squadra portando la nostra bandiera durante la cerimonia di apertura.
Foto Gareth Copley/Getty Images Europe