Sono più di 600 gli atleti che ieri a Modena hanno preso parte al Trofeo Liberazione considerando solo le gare di 100m e 400m, un chiaro segnale del valore che ha raggiunto la manifestazione anno dopo anno.
A mettere il sigillo di qualità però ci hanno pensato alcuni dei massimi esponenti della nazionale italiana che hanno sfruttato la pista blu del Campo Comunale per aprire la stagione.
Sicuramente il fiore all’occhiello delle competizioni è stato il ritorno in pista di Filippo Tortu sui 100m, di cui abbiamo già parlato ieri insieme al video della sua batteria vinta in 10″48 con vento contrario. Nella classifica generale, composta da ben 182 atleti, lo segue Alexandru Zlatan con 10″68.
Foltissima la partecipazione anche al femminile, 160 atlete guidate dalla promessa azzurra Irene Siragusa (11″61) e dalla giovanissima Zaynab Dosso al PB (11″63).
La sorpresa della giornata arriva dai 400m maschili con il quasi-debutto di Eseosa “Fausto” Desalu. Alla sua seconda uscita sul giro di pista infatti, ne aveva corso già uno proprio sulla stessa pista da allievo ma senza ambizioni, Fausto ha messo a segno un 46″87 che lo porta subito al primo posto della graduatoria nazionale; l’anno scorso solo 4 persone hanno corso più veloce di questo tempo. Tra le donne solo due delle 94 partenti sono scese sotto i 56″: Lucia Pasquale (55″05) e Elisabetta Vandi (55″64).
Ottimi risultati però anche dalle pedane. La martellista Sara Fantini non ha rivali e conferma il suo stato di forma facendo atterrare l’attrezzo a 62.31m (PB), avvicinandosi ancora di più al record junior. Super miglioramento anche per il discobolo di casa Martin Pilato, che allunga il suo precedente limite di oltre 1m portandolo a 57.18m. In scia a Pilato anche lo junior Leonardo Fabbri ha stabilito il PB con l’attrezzo assoluto (52.20m).
Altri tre atleti militari hanno aperto la stagione outdoor a Modena: Julaika Nicoletti nel peso (16.59m), Eugenio Meloni nell’alto (2.13m) e Filippo Randazzo nel lungo (7.62m).
Nella foto: Fausto Desalu ai Campionati Italiani Assoluti di Torino (Chiara Montesano/trackarena.com)