In questi giorni il CIO e la WADA hanno annunciato di aver testato nuovamente 454 campioni provenienti dalle Olimpiadi di Pechino 2008 e di aver trovato 31 positività al doping. Non sappiamo ancora se tra queste positività vi sono atleti provenienti dall’atletica; sono 6 gli sport interessati e 12 le nazionalità di provenienza degli atleti che hanno fatto uso di sostanze illecite.
Secondo il regolamento WADA è possibile ritestare i campioni entro 10 anni dall’evento così da poter scoprire, grazie alle nuove tecnologie, se atleti che in quel momento sono risultati negativi ad agenti dopanti, in realtà hanno assunto sostanze per migliorare le proprie prestazioni. ”La WADA permette di aprire procedimenti disciplinari entro 10 anni dalla data in cui è stato violato il regolamento anti-doping. Questo riflette la convinzione della WADA che ripetere i test con le nuove tecnologie sia un mezzo potente per avere uno sport pulito. Crediamo anche che la possibilità di ritestare i campioni serva come deterrente per chi ha in mente di imbrogliare”, così si legge sul sito dell’Agenzia Mondiale Antidoping.
I test sono stati effettuati su quelli atleti che potrebbero andare alle Olimpiadi e a cui verrà impedito di partecipare ai Giochi di questa estate una volta risultati positivi al doping.
Sono stati inoltre analizzati 250 campioni proveniente dalle Olimpiadi di Londra 2012 i cui risultati saranno resi noti tra poco. Tra qualche giorno verranno annunciati i nomi degli atleti risultati positivi ai test di Pechino, non resta che sperare che questa nuova bufera doping abbia lasciato indenne l’atletica che negli ultimi periodi sta passando uno dei periodi più bui della sua storia.