Poche ore al via della tappa inglese della Diamond Legue, che sarà ospitata in quel di Birmingham, a pochi giorni dallo strardinario Golden Gala di Roma, in gare che a tratti sembrano rivincite di quanto visto nella tappa italiana.
Si inizia subito con l’asta, dove la cubana Yarisley Silva tenterà di prendersi la rivincita sulle due greche arrivate prime al Golden Gala, Katerina Stefanidi e Nikoleta Kiriakopoulou. Occhio però anche alla brasisiliana Fabiana Murer.
Sulla pedana del triplo la vittoria sembrerebbe alla portata della colombiana Caterine Ibarguen, ma a Roma è sembrata leggermente in difficoltà e quindi occhio alle outsider, come Olga Rypakova.
Torna sulla pedana del peso Valerie Adams, che abbiamo visto capace in Italia di fare tutta la serie di sei lanci oltre i 19 metri, vedremo se le americane Tia Brooks e Jillian Camarena-Williams tenteranno di impensierire la neozelandese.
Giro di pista con ostacoli bassi che vedrà una bella lotta per la vittoria. A contendersela saranno molto probabilmente Cassandra Tate, Kaliese Spencer e la beniamina di casa Ellidh Doyle.
Gara di alto maschile remake di quanto visto sulla pedana dell’Olimpico, con l’aggiunta di Erik Kynard, ma con l’assenza del vincitore della tappa italiana della Diamond League, Bohdan Bondarenko. Ci saranno dunque i due azzurri Gianmarco Tamberi e Marco Fassinotti, Zhang Guowei, Robbie Grabartz e Mutaz Essa Barshim.
La speranza del primo sub 8′ rimane accesa nei 3000 siepi, soprattutto se c’è in pista Conseslus Kipruto, ancora imbattuto in Diamond League e capace di fare a Roma 8’01″41. Dei partenti solo tre sono scesi sotto il muro degli 8 minuti in carriera, vedremo se ne saranno capaci ancora questa stagione. Sono Paul Koech, Jairus Birech e Brimin Kipruto.
Torna nuovamente in pedana del disco Robert Harting, per provare a tornare ai suoi livelli e insediare quindi il capolista della Diamond Race, Piotr Malachowski.
1500 metri che vedranno protagonista sua maestà Asbel Kiprop che con il connazionale Silas Kiplagat si giocheranno la vittoria. Occhio però al marocchino Abdelaati Iguider, che a Rabat sui 3000 ha dato prova di notevole condizione oltre a vantare, insieme ai due kenyani, un accredito sotto i 3’30.
Gara di salto in lungo da brividi, con nomi davvero di spessore. Oltre al beniamino di casa Greg Rutherford, in pedana ci sarà un altro Campione del Mondo di Mosca, il triplista Christian Taylor. In gara altri due americani che in questa stagione stanno volando, Micheal Hartfield arrivato a 8,34 e Marquise Goodwin atterrato questo anno a 8,45. In gara anche l’australiano Fabrice LaPierre.
La assenza di Caster Semenya negli 800 lascia spazio alle altre di darsi battaglia. Favorita di turno sarà la gibutiana Francine Nyonsaba, che ha corso forte questa stagione. Occhio però alla coppia europea Linsey Sharp e Renelle Lamote anche loro capaci di bei tempi.
Americane tutte schierate nei 100hs, con Nia Ali, Brianna Rollins e Kendra Herrison. Unica non USA a poter tentare di vincere è l’inglese Tiffany Porter, supportata anche dal pubblico di casa.
Si prende una pausa dal tentare di abbattere il record del mondo Almaz Ayana e lascia la pista alle altre sui 5000. Vedremo quindi quanto sapranno sfruttare la sua assenza per portare a casa punti importanti per la Diamond Race Mercy Cherono, Vivian Cheruiyot e Janet Kisa, uniche partenti capaci di scendere sotto i 15′.
Kirani James pronto a infiammare il giro di pista affiancato dall’altro di Grenada, Bralon Taplin, che questa stagione si è migliorato fino ad arrivare a correre in 44″44. Chi tenterà l’attacco a James saranno molto probabilmente Isaak Makwala e Vernon Norwood.
Partenza dei 200 molto affollata, con lo strepitoso Ameer Webb, il canadese Andre De Grasse, Churandy Martina, il campione del mondo indoor sui 60 Tryvon Bromell e il panamense Alonso Edward.
100 metri donne che vedranno prima due batterie di qualificazione e successivamente una finale. In prima batteria troviamo i nomi di Dafne Schippers, Asha Philips, Michelle-Lie Ahye e Marie-Josee Ta Lou. In seconda batteria spiccano i nomi di English Gardner, Dina Asher-Smith, Tianna Bartoletta e Simone Facey.
Previste anche altre gare non valevoli per la Diamond Race, ma lo stesso di notevole spessore.
Tra queste la gara dei 100 uomini che vede in partenza l’infinito Kim Collins, che dovra tenere a bada i ragazzini come Adam Gemili e Tryvon Bromell, ma anche Micheal Rodgers e Churandy Martina.
Sulla distanza spuria dei 600 metri vedremo all’opera l’immenso David Rudisha, detentore del record del mondo sugli 800. Al su fianco per questo giro e mezzo di pista ci saranno Marcin Lewandosky, Pierre-Ambroise Bosse e Andrew Rotich.
Altra distanza non olimpica e altro campionissimo in gara: i 3000 vedono infatti alla partenza l’idolo di casa Mo Farah, apparentemente senza rivali; vedremo dunque se deciderà di correre forte insieme alle lepri fin da subito o fare gara tattica come suo solito.
Nella foto Marco Fassinotti (Daniele Dal Mas/trackarena.com)