News : La Iaaf propone l’introduzione del pit stop nella marcia al posto della squalifica

La marcia è l’unica disciplina dell’atletica leggera in cui gli atleti possono essere squalificati prima della fine della gara, cosa alquanto demoralizzante, facendo in modo che oltre alla condizione fisica dell’atleta una gara sia condizionata anche dal fattore giudici. Questo ha portato la marcia sotto una cattiva luce e ha limitato il numero dei praticanti, rendendola una delle discipline più controverse.

Così il Comitato IAAF della Marcia ha deciso di proporre di ridurre il numero delle squalifiche introducendo delle penalità di tempo. In questo modo l’esito di una gara non viene affidato totalmente ai giudici (che comunque continueranno ad avere un ruolo fondamentale).

La proposta è questa: al posto di squalificare l’atleta verrà sanzionata una penalità in secondi che dipende dal numero dei cartellini ricevuti e dalla lunghezza della gara. Questa penalità però non va aggiunta al risultato a fine gara, ma dovrà essere scontata in una apposita area nella quale il marciatore dovrà rimanere per il tempo prestabilito senza poter ricevere rifornimenti o spugnaggio.

L’atleta dovrà inoltre entrare nell’area designata quando gli verrà comunicato dal giudice senza poter posticipare l’ingresso. Una volta all’interno dell’area l’atleta sarà libero di fermarsi o continuare a muoversi senza essere giudicato.


Questa è la struttura della zona dove scontare le penalità

5 secondi prima del termine della penalità sarà fatto partire poi un conto alla rovescia per avvisare l’atleta quando potrà rientrare in gara.

Queste sono le penalità in base alla distanza e al numero di cartellini:

DISTANZA AL 3° CARTELLINO AL 6° CARTELLINO AL 7° CARTELLINO
5km 45 secondi Squalifica

 /

10km 60 secondi Squalifica

 /

20km 45 secondi 90 secondi Squalifica
50km 60 secondi 120 secondi Squalifica

Naturalmente ci sono vantaggi e svantaggi.

I vantaggi sono che non ci saranno più squalifiche se non per corsa palese o per aver raggiunto il limite di cartellini (arrivare a 7 è difficilissimo). In questo modo sarà decisamente più facile arrivare al traguardo e provare a migliorarsi. Inoltre i giudici si sentirebbero più liberi di ammonire e utilizzare le loro conoscenze senza essere condizionati dalle conseguenze che comporterebbe la loro azione.

C’è anche una motivazione prettamente di spettacolo: la marcia è famosa per essere oggettivamente monotona, proprio per il fatto che verso la fine della gara i distacchi sono enormi. Facendo fermare gli atleti invece è più facile che rimangano più in gruppo e ciò garantisce più intrattenimento in quanto l’esito della gara non è mai scontato.
Per contro invece si perderebbe la possibilità di confrontare i risultati con quelli del passato, quindi i vecchi record perderebbero valore.

Inoltre l’aerea per il pit stop è un problema non da poco, in quanto non tutti gli stadi potrebbero avere uno spazio a disposizione da destinare alla zona di attesa.

In più le nuove regole richiederebbero parecchie persone in più per affiancare i giudici nella raccolta e trasmissione dei dati al Giudice Capo. Anche a gara terminata il lavoro di chi deve registrare i risultati sarebbe nettamente più impegnativo.

Naturalmente queste sono tutte cose che bisogna sperimentare sul campo. Infatti queste regole verranno provate in varie nazioni del mondo, tra le quali c’è anche l’Italia che proporrà la nuova formula in alcune manifestazioni in modo da poter raccogliere pareri da giudici, atleti e pubblico e inviare feedback ed eventuali contro-proposte alla Iaaf.

Queste però sono solo considerazioni tecniche. I marciatori sapranno meglio dire cosa comporta il doversi fermare durante la gara. Se aiuta a recuperare un po’ di fiato o se rende più difficile ripartire se magari non si è in buone condizioni.

E voi? Cosa ne pensate? Le nuove regole riusciranno a dare visibilità alla marcia o sono solo una perdita di tempo?

Il documento con la proposta ufficiale

11 commenti su “News : La Iaaf propone l’introduzione del pit stop nella marcia al posto della squalifica

  1. Assolutamente contrario, non verrebbe premiata la tecnica e si darebbe la possibilità a gente che non è capace di marciare di finire con ottimi risultati. Meglio la vecchia e monotona marcia.

  2. (premetto dicendo che non sono un marciatore e seguo relativamente poco questa specialità)
    mmm…interessante, sono davvero curioso di vedere ciò che uscirà fuori dopo le prime gare fatte in questo modo…
    Sono d’accordissimo con ciò che dice michele, è quello che è venuto in mente anche a me leggendo l’articolo….che dire, chi vivrà vedrà! 🙂

  3. La marcia ha delle regole e devono essere rispettate, altrimenti si parlerebbe di corsa. Anzichè incentivare il miglioramento della tecnica degli atleti, questi stanno dicendo agli atleti: “non vi preoccupate della vostra marcia, tanto non vi squalifichiamo”
    E quale sarebbe la proposta poi? Inserire la possibilità di fare le ripetute in gara?
    Lunga vita alla “vera marcia”!

  4. assolutamente contrario perché le regole della marcia antica devono essere rispettate senno molti marciatori correrebbero a posto di marciare correttamaente!!!!

  5. non sono d’accordo per niente!!!se uno non marcia bene deve essere squalificato sennò non imparerà mai i suoi errori e poi si perderebbe troppo tempo…i giudici fanno fuori le persone lente per andarsene prima figuriamoci se li fanno perdere altro tempo!!!
    La marcia vecchia e la migliore!!!!!!

  6. cercate di vederla anke da un’altro punto di vista, xk ki viene squalificato nn gareggia x essere squalificato o x vincere imbrogliando ma xk magari ha una marcia ke semplicemente è meno corretta da un punto di vista visivo; in più x coloro ke in genere nn vengono squalificati nn cambia nulla in sostanza, anke xk, x esempio, 45 sec in una gara da 5 km nn sn così facilmente recurerabili, quindi ritengo ke sia una scelta interessante e ke mi sembra giusto ke venga sottoposta alla prova pratica.

  7. il bello della marcia e rispettare le regole,altrimenti tutti la farebbero senza esitare.
    mettendo il pit stop inoltre aiuterebbe l’altleta a recuperare fiato durante il determinato tempo e finire la gara con il ritardo di 45-60 sec. non serve a niente.
    Se propio ci deve essere la penalità di secondi meglio metterla al termine gara e comunque secondo me 45-60 sec sono un po troppi…

  8. diciamo che sono una novellina della marcia….ho partecipato a diverse gare provinciali, regionali e una nazionale a Bianco (sesta posizione) xò mai stata squalifikata…cmq secondo me è un idea geniale 🙂 sono d’accordissima a provare qualkosa di nuovo :)!!!!!…..E dato ke ci sono molti marciatori che vengono squalificati e quindi demoralizzati ai fini di una gara è importante dare una possibilità anche a loro, di credere in qualkosa ke magari può essere un punto di riferimento non solo fisico ma anche mentale, e di farli divertire cm tutti gli altri perchè ne hanno tutto il diritto…. !

  9. Beh, è da un pò che si parla di questa norma e di conseguenza se ne sono dette di tutti i colori…
    Mi è saltata subito l’idea alle gare ad eliminazione del mezzofondo o quelle dei concorsi dove l’ultimo viene escluso…
    Inizio a credere che prima o poi bisognerà decidersi a separare l’atletica in due sezioni, quella “classica” relativa ai campionati ed all’assegnazione dei titoli e quella “spettacolo”, in stile Golden Gala o Meeting, in cui si potranno stravolgere tutte le regole a piacimento per permettere alle TV di tornare a dare il meritato spazio all’atletica.
    Di certo questa modifica del regolamento della marcia renderà più avvincenti le competizioni per il pubblico, ma al contempo denaturerà l’approccio agonistico degli atleti…
    Mi pongo però il problema sia da atleta che da giudice e mi chiedo: sarà più facile fidarsi della buona fede dei giudici o in quella degli atleti?
    Attendiamo le sperimentazioni (speriamo in manifestazioni di secondo piano) e poi giudicheremo i fatti… la perplessità permane!

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