Oggi la Commissione IAAF che doveva giudicare la Russia ha deciso di non annullare la sospensione della Russia dalle competizioni.
La Russia non ha soddisfatto i criteri richiesti dalla Federazione Mondiale per poter tornare a prendere parte alle competizioni internazionali.
Nelle ultime settimane non sono mancate le positività di atleti russi riscontrate dopo aver ritestato i campioni di Pechino 2008 e Londra 2012.
Allo stato attuale delle cose non vedremo quindi atleti che indosseranno la tuta della Russia alle prossime Olimpiadi di Rio; la prossima settimana però il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) proporrà dei compromessi per permettere agli atleti che dimostreranno di essere puliti di partecipare comunque ai Giochi (per esempio atleti che sono stati fuori dal paese e che si sono sottoposti all’antidoping di un’altra nazione).
Inoltre Rune Andersen, il Chairman della Commissione Etica IAAF ha suggerito di permettere la partecipazione dai Giochi Olimpici a quegli atleti come Yulia Stepanova che hanno partecipato attivamente alla lotta al doping in Russia. Ha poi aggiunto che la RUSADA, l’agenzia antidoping russa, è considerata indietro di almeno 18-24 mesi nel processo di riabilitazione.
Sebastian Coe, il presidente IAAF, ci tiene inoltre a sottolineare che la decisione di riammettere la Russia alle Olimpiadi dipende esclusivamente dalla Federazione Mondiale, e che il Comitato Olimpico non ha nessun ruolo in questo. “Il mio desiderio è di vedere quante più nazioni possibile alle Olimpiadi, ma il mio obiettivo come presidente IAAF è vedere quanti più atleti puliti possibile alle Olimpiadi”
La primatista mondiale Yelena Isinbayeva ha già annunciato di voler far ricorso alla corte internazionale per i diritti umani nel caso in cui le venisse impedito di partecipare alle Olimpiadi.
Qui sotto il video della conferenza stampa.
Foto Christian Hofer/Getty Images for IAAF