Si è svolto ieri in quel di Madrid il 34^ Meeting di Madrid, tappa spagnola dello Iaaf World Challenge. Le condizioni climatiche erano particolarmente favorevoli, soprattutto per le gare di velocità, e cio lo si è riscontrato anche nei risultati.
In gara l’unica azzurra era Alessia Trost, che ha trovato una pedana buona e la competizione con Ruth Beitia, che l’hanno stimolata fino a raggiungere quota 1,93, record personale stagionale per la ragazza azzurra. Dopo aver saltato 1,90 di rabbia e con margine alla terza prova, la Trost al secondo tentativo passa la quota di 1,93 prima della Beitia, che commette l’unico errore della gara alla prima prova di 1,93 per poi saltare l’asticella alla seconda prova e vincere la gara davanti alla Trost.
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Doppio record spagnolo nei 100 per Bruno Hortelano nell’arco di un ora. In semifinale stupisce tutti e porta a casa la vittoria con record nazionale di 10″08, che ritocca poi in finale correndo il rittileneo nuovamente nemmeno un ora dopo in 10″06. Si presenta dunque in ottima forma in vista dell’imminente appuntamento di Amsterdam. La gara viene vinta dall’ianiano Hassan Taftian anche lui con record personale di 10″04.
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Al femminile non delude la presenza di Blessing Okagbare che porta a casa la gara al femminile con un tempo di 11″09. Impressionante in seconda posizione Angela Tenorio, ecuadoregna classe 1996, che in un ora corre per ben tre volte la gara, causa una falsa partenza non sentita in semifinale, sparata dal giudice 40 metri dopo la partenza delle ragazze: in questo tentativo non valido aveva corso il suo personale di 11″14, che fortunatamente poi migliora in finale arrivando dietro la Okagbare in 11″13.
Non centra invece il record nazionale come sperava, Orlando Ortega che dopo una semifinale controllata si presenta in finale come come nettamente il migliore. Tecnica impeccabile e non sfiora un ostacolo, ma è mancato forse qualcosa tra le barriere, porta comunque a casa la gara in 13″17, lasciando due decimi dietro Gregor Traber.
Carline Muir porta a casa la gara dei 400 con un tempo vicino al sub51″, 51″05 per lei. Al maschile è Nery Brenes ad arrivare davanti a tutti col tempo di 44″60.
Yulimar Rojas va oltre i 15 metri nel triplo con la serie di salti sempre in progressione. L’ultimo tentativo arriva a 15,02 (-0.4), davvero inarrivabile per le altre.
Ancora non si presenta in pedana Raphael Holdzeppe, in una gara di asta vinta con un modesto 5,50 dal norvegese Erik Dolve.
Gara degli 800 metri dove era attesissimo il bosniaco Amel Tuka. Davvero una gara di gran personalità per la medaglia di bronzo di pechino 2015, che si presneta fino a 100 metri dalla fine distante dal gruppo di testa. Una voalata davvero mostruosa corsa in seconda corsia lo porta ad un arrivo al fotofinish con Antonie Gakeme: 1’45″23 per Tuka e 1’45″24 per Gakeme, mentre Mohammed Aman è terzo con 1’45″62.
Nella foto: Alessia Trost (Chiara Montesano/trackarena.com)