Ultima parte dei Campionati Italiani Assoluti 2016 di Rieti e ultimi titoli in palio.
LA CRONACA DELLA PRIMA GIORNATA
LA CRONACA DELLA SECONDA GIORNATA
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Marco Lingua deve rimandare ancora una volta l’appuntamente con il minimo olimpico. Nella finale del Martello uomini infatti non riesce a superare i fatidici 77m, fermandosi a 74,88m che però gli permette di vincere il titolo italiano. Molto bene Simone Falloni che avvicina il PB lanciando 73,20m. Onnipresente il capitano Nicola Vizzoni con 71,62m.
Nelle batterie dei 200m hanno dato prova di grande scioltezza Eseosa Desalu, Davide Manenti e Matteo Galvan, vincendo le loro batterie con facilità. Bene anche l’esordiente in Italia Antonio Infantino, 20″87 dietro Galvan. In finale anche Tanzilli, Cortellazzo, Raguni e Di Franco.
Brillanti anche le donne, su tutte Libania Grenot che sembra non accusare il 400m di ieri, Gloria Hooper e Benedicta Chigbolu. Completano la finale Arcioni, Siragusa, Amidei, Giannotti e Spadotto Scott.
Torna sotto i riflettori Dariya Derkach nel triplo donne. Dopo l’assenza degli assoluti 2015 torna a vincere e torna a migliorarsi con 14,15m, valido anche come minimo per le Olimpiadi. Dietro di lei a 13,42m Eleonora D’Elicio, seguita dalla veterana Simona La Mantia a 13,35m.
Cambio generazionale in testa al giavellotto femminile. Eleonora Bacciotti riesce a spodestare la leggendaria Zahra Bani superandola al 5° tentativo facendo atterrare l’attrezzo a 56,24m quando il miglior lancio era della Bani con 54,60m. Terza Carolina Visca con 53,07m, che si prende la rivincita sulla Zabarino (48,57m) che l’aveva battuta domenica scorsa ai Campionati Italiani Allievi di Jesolo e conquistando la nuova Migliore Prestazione Italiana Allieve e Juniores con l’attrezzo da 600gr migliorando il 50,90m di Ilaria Casarotto, dietro di lei in classifica con 51,58m, e 52,54m di Maddalena Purgato stabilito nel 2008.
Nei 1500m donne è costretta a fare tutta da sola Margherita Magnani per provare l’assalto al minimo olimpico fissato a 4’07″00. Ci ha provato, ma un calo nella seconda parte di gara l’ha costretta ad accontentarsi di 4’18″43. Il resto delle partecipanti ha condotto una gara di gruppo, che ha visto prevalere solo nell’ultimo giro Elisa Bortoli (4’27″11) su Joyce Mattagliano (4’27″47).
Rischi grosso Yeman Crippa che si vede quasi superato sulla linea del traguardo da Marco Pettenazzo in accelerazione spaventosa. Alla fine il cronometro dice 3’45″25 Crippa, 3’45″27 Pettenazzo, ma se la linea d’arrivo fosse stata un paio di metri più in là l’esito sarebbe stato probabilmente diverso. A completare il podio Merihun Crespi con 3’45″41.
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Nella foto: Dariya Derkach (Chiara Montesano/trackarena.com)