E’ giusto di ieri la notizie che sul sito www.change.org è stata aperta una petizione con raccolta di firme per promuovere la presenza di Alex Schwazer alle imminenti Olimpiadi di Rio 2016.
Come tutti sanno, in questo momento la figura di Schwazer è alquanto controversa: dopo la squalifica per uso di EPO è tornato alla grande, vincendo in Coppa del Mondo a Roma con gran baldanza. Purtroppo, a fine giugno, Alex Schwazer è stato trovato positivo agli anabolizzanti in un test IAAF fatto a gennaio a Vipiteno. La Gazzetta dello Sport ha dedicato due pagine ad una inchiesta portata avanti dai suoi giornalisti, che sono venuti a conoscenza di questo test che inizialmente era negativo e che sarebbe diventato positivo solo ad una successiva rianalisi. Il tutto è stato poi discusso in conferenza stampa, con l’avvocato del marciatore Gerhard Brandstatter che ha reputato le accuse ”false e mostruose”.
Nell’attesa che oggi venga aperto il campione B, la Procura di Bolzano ha aperto un fascicolo in cui l’atleta sarebbe parte lesa, dopo la denuncia contro ignoti.
La petizione, chiamata “Noi vogliamo Alex Schwazer alle Olimpiadi di Rio” ha già raggiunto oltre le 200 firme a favore della presenza di Schwazer all’appuntamento olimpico.
Tra i vari firmatari, spicca senz’altro il nome di Sandro Donati, allenatore dell’altoatesino, che così ha commentato: “Sono il suo allenatore, ho trascorso la mia vita lottando il doping, per questo sono stato emarginato per anni dalle Istituzioni sportive, posso garantire l’assoluta pulizia di Alex e l’incredibile contrasto tra lo ”strano” controllo dell’ 1 gennaio e i risultati di altri 14 controlli antidoping della Iaaf e di 35 test ematici a sorpresa“.
Si apre quindi un altro caso di divisione: tra chi crede all’innocenza di Schwazer e chi no. Voi da che parte state?
Nella foto: Alex Schwazer e Sandro Donati (Chiara Montesano/trackarena.com)