Dopo Londra2012, niente Rio2016 per Alex Schwazer, salvo colpi di scena eclatanti, causa la sospensione con effetto immediato per la positività al testosterone anche delle rianalisi del campione B.
L’altoatesino era risultato positivo al testosterone in seguito ad un test effettuato a gennaio dopo la vittoria sulla 50km sulle strade di Roma, ottenendo anche il tempo necessario per partecipare alle Olimpiadi
Il campione B conferma quanto detto dal campione A: Alex Shwazer avrebbe fatto uso di sostanze proibite anche poco prima del rientro alle competizioni.
In teoria il caso è chiuso, niente Olimpiadi per Schwazer, che prenderanno il via tra poco più di tre settimane, e altra squalifica per lui. Per la difesa dell’altoatesino la partita è tutt’altro che conclusa, e i suoi legali stanno letteralmente attuando una corsa contro il tempo per chiedere una sospensione d’urgenza del procedimento.
Secondo il legale Brandstatter il punto del discorso è che la positività al testosterone sia stata comunicata al diretto interessato in netto ritardo: infatti i risultati erano disponibili fin dal 13 maggio, ma aono stati comunicati a Schwazer e al suo team solo il 21 giugno.
“I tecnici, i professori e i consulenti che hanno i profili ematici di Alex confermano che non c’è doping. C’è solo un episodio singolo, dunque assolutamente sospetto, quindi viene da dedurre che ci sia stato un intervento esterno. Siamo molto convinti che ci sia qualcosa di poco trasparente“, così spiega Brandstatter alla Gazzetta dello Sport.
Chi ha commentato subito la notizia è stato anche il suo allenatore Sandro Donati, da sempre in prima linea per la lotta al doping e che crede fermamente nell’innoncenza di Shawzer: “Non avevamo il minimo dubbio della conferma delle analisi perchè crediamo nel laboratorio di Colonia (dove sono state effettuate le analisi), ma questo non conta nulla perchè si tratta di una positività costruita a tavolino in maniera ributtante. Alex Shwazer è un atleta pulito vittima di un vile agguato“.
Nella foto: Alex Schwazer e Sandro Donati (Chiara Montesano/trackarena.com)