Le Olimpiadi si avvicinano sempre di più e sono molti gli atleti che puntano a vincere una medaglia, per se stessi e per il proprio paese.
Tempo fa abbiamo pubblicato un’intervista con la Campionessa del Mondo di Salto con l’Asta Yarisley Silva; in quell’occasione ho avuto la possibilità di parlare e di confrontarmi anche con un’altra grande atleta che durante questa edizione dei Giochi potrebbe puntare molto in alto: Caterine Ibarguen.
Caterine ha iniziato ad ottenere le prime medaglie con il salto in alto; la prima, un bronzo, è arrivata nel 1999 durante i Campionati Sudamericani. Questa specialità l’ha portata anche a partecipare alle sue prime Olimpiadi, quelle di Atene 2004 in cui è arrivata al 30° posto con 1.85m. Nel tempo si è accorta che nonostante i buoni risultati che stava ottenendo non sarebbe riuscita a raggiungere i livelli a cui ambiva. “Nell’alto ero forte a livello sudamericano, ma non avrei raggiunto una finale olimpica o mondiale. Con il triplo posso raggiungere questi livelli e ho vinto molte medaglie“.
Il cambio di specialità le ha infatti regalato moltissime soddisfazioni: nel 2011 porta a casa il terzo posto durante i Campionati del Mondo di Daegu, poi nel 2012 è volata a Londra per i Giochi Olimpici. Qui non riesce a raggiungere il primo gradino del podio a causa di un infortunio subito pochi giorni prima della rassegna ma riesce comunque ad aggiudicarsi la medaglia d’argento. riprendendosi molto bene dall’infortunio, si dimostra la regina incontrastata del salto triplo vincendo per due edizioni consecutive, 2013 e 2015, i Campionati del Mondo.
Quando un’atleta vince una medaglia durante una competizione importante come le Olimpiadi la sua vita cambia, sotto vari aspetti: “Dopo la medaglia di Londra sono cambiate molte cose, molto a livello psicologico, sono più competitiva. Anche a livello economico ci sono stati molti cambiamenti. E’ stato molto importante, la mia vita è cambiata completamente“.
E’ proprio questo essere maggiormente competitiva che l’ha aiutata ad arrivare a vincere in appuntamenti di gran valore, e che la aiuterà a raggiungere il suo prossimo obiettivo: l’oro olimpico.
In questa stagione Yulimar Rojas è riuscita a saltare 15.02m solamente 2cm in meno della misura saltata da Caterine, ma non è l’avversaria che teme maggiormente. Alla domanda riguardante l’avversaria più temuta, la colombiana ha infatti risposto “Caterine Ibarguen“.
“E’ difficile controllarti, controllare la tua ansia, sentire cosa dice l’allenatore, il pubblico“. Lottare contro le proprie paure e contro la propria ansia per molti atleti è la cosa più difficile, sopratutto quando competono a livelli molto alti; molto spesso però avere dei rituali o una preparazione mentale nei giorni precedenti può aiutare ad arrivare al giorno della gara sereni ed in grado di dare il massimo. “Prima di una gara mi piace avere del tempo da sola per preparare le mie cose. Una settimana prima della gara voglio stare con il mio allenatore e con la mia famiglia e voglio fare un’analisi tecnica per stare bene – mi ha raccontato Caterine – Ascolto la musica, indosso gli orecchini che mi ha regalato mia madre, prego e chiamo i miei“.
La determinazione non le manca e i risultati ottenuti al momento fanno sì che sia la favorita, ma come sappiamo benissimo è difficile e inutile fare pronostici. Non ci resta che aspettare ancora qualche giorno prima di poterci godere lo spettacolo dell’atletica e nel frattempo farle i nostri migliori auguri per questa nuova grande avventura che la aspetta.
Foto: Chiara Montesano/trackarena.com