Sono appena iniziate le Olimpiadi e il doping ha già fatto la sua comparsa; tra gennaio e febbraio dei giornalisti del Sunday Times hanno lavorato sotto copertura per scoprire che Michael Rotich, il Team Manager del Kenia, avrebbe chiesto denaro per coprire gli atleti dopati.
Con l’uscita dell’inchiesta il keniano è stato rispedito a casa dove dovrà essere interrogato dai vertici della Federazione Keniana. I due giornalisti hanno incontrato Rotich per tre volte e durante gli incontri il dirigente ha chiesto 10.000 sterline, in cambio lui avrebbe avvisato gli atleti che avrebbero ricevuto un controllo antidoping a sorpresa con 12 ore di anticipo, in modo da permettergli di mascherare l’uso di sostanze proibite.
Oltre ad avvisare in anticipo gli atleti avrebbe anche potuto metterli in contatto con i responsabili dei controlli e avrebbe spiegato dei metodi per evitare di ricevere un test antidoping prima delle competizioni.
I due del Sunday Times hanno approfittato del fatto che molti atleti raggiungono il North Rift, provincia in cui opera Rotich, per potersi allenare in altura ed hanno annunciato di aspettare un gruppo di atleti inglesi che, oltre ad allenarsi, avrebbero voluto usare il doping in modo da poter incastrare il keniano.
Adesso toccherà alle autorità keniane indagare per capire quante persone hanno accettato di pagare delle tangenti pur di scampare un controllo antidoping. A quanto pare sta per ripetersi uno scandalo doping molto simile a quello che ha portato la Russia all’esclusione delle competizioni.
Foto Charity Wanja