Guai a chiamarli atleti con disabilità, perché gli atleti delle Paralimpiadi sono Atleti con la A maiuscola, che si allenano tutti i giorni sul campo come i loro colleghi ”normodotati” per migliorarsi sempre più.
Lo ha dimostrato in maniera chiara e netta l’atleta algerino Abdellatif Baka che ha conquistato l’oro nei 1500 T11 col tempo di 3’48″29, nuovo Record del Mondo. La curiositàdel giorno è che la prestazione è addirittura migliore di quella ottenuta da Matt Centrowitz che ad agosto aveva vinto l’oro olimpico in 3’50″50.
La categoria T13 è quella riservata agli atleti ipovedenti, col maggior grado di visibilità, a differenza delle categorie T11 e T12 in cui gli atleti hanno meno capacità visiva. L’atleta quindi non ha quindi nessun tipo di vantaggio, a differenza dei portatori di protesi che sono stati sotto i riflettori a causa del saltatore tedesco Marcus Rehm, escluso dai giochi per normodotati poiché la sua gamba in carbonio in realtà comporta un vantaggio. Il risultato è quindi di tutto rispetto, e l’atleta potrebbe tranquillamente gareggiare co tutti gli atleti.
E anche vero però che la gara dei 1500m di Centrowitz è stata una gara molto tattica, dove si è corso forte solamente l’ultimo giro, mentre gli atleti paralimpici sono stati meno prigri e hanno offerto agli spettatori una performance ai loro limiti. Basta ricordare che il record del mondo del miglio è inferiore ai tre minuti e mezzo, mentre quello per la categoria T13 è stato corso propio da Baka con il 3’48
Queste ultime parole ovviamente non vogliono togliere il merito all’atleta algerino, destinato a restare negli annali della storia delle Olimpiadi.
WHAT A RUN, BAKA ABDELLATIF #RioRecords!! Congrats Algeria! #Gold #Rio2016 #Athletics #Paralympics https://t.co/rRxzyDQHpv
— #ParaAthletics (@ParaAthletics) September 11, 2016
Foto Bob Martin/OIS,IOC via AP