Dopo la prima mattinata di gare, la sessione pomeridiana della Kinder+Sport Cup Cadetti continua con l’assegnazione di molti titoli nazionali.
Il lancio del martello se lo aggiudica con ampio margine Sara Zuccaro con 54,54. Nel salto triplo vittoria di Davide Favro, unico in grado di superare i 14 metri con un triplo balzo da 14,20 e quasi mezzo metro di vantaggio sul secondo classificato Michele Bertoldo (13,76). Alice Rodiani con una serie di sei salti sopra i 12 metri non ha nessun problema ad imporsi, con il più lungo chiuso a 12,30. Anche in questo caso la seconda classificata Lucrezia Sartori finisce molto lontana con 11,58.
Nel peso scende in pedana il primatista italiano Carmelo Musci che chiude la gara già al primo lancio ed è imprendibile agli avversari. 19,40m la sua migliore spallata.
Finali in pista con gli 80hs ad aprire: Joan Adu vince in 11”54 ad appena 9 centesimi dal record italiano. Dietro di lei l’argento va a Giulia Guarriello in 11”89 e il bronzo a Elena Carraro in 11”95. Nei 100hs maschili si impone Fabio Izzo in 13”18, lontanissimi tutti gli altri.
1.4 di vento contro non ferma i velocisti e Raffaele Di Maggio, atleta paralimpico affetto da deficit intellettivo-relazionale, taglia il traguardo in 9”18 precedendo Matteo Perugini (9”24). Tutto facile per Rebecca Menchini (10”08) vista l’assenza di Dalia Kaddari rilegata in finale B dopo le batterie ma che comunque non si presenta al via.
Il disco va a Simon Zeudjio Tchiofo con 45,03 e a Dilletta Fortuna con 36,72. Doppietta veneta nel salto in alto con Rebecca Pavan (1,72) e Ilaria Varago (1,68).
Le tre prove del pentathlon cadette vedono una lotta serrata tra Anna Roncato (2584 pt.), Mirea Nebuloni (2512), Cecilia Sportoletti (2509) e Carolina Tortora (2504), in attesa delle ultime due prove decisive per il titolo tricolore.
I 2000m vanno al favorito Francesco Guerra in 5’40”22 e ad Elisa Ducoli in 6’30”69. Infine, le gare più lunghe del programma dei campionati, quelle di marcia, terminano con il primo posto di Angela Di Fabio sui 3000m (14’23”45) e di Davide Finocchietti sui 5000m (22’25”41).