La travagliata vicenda di Jamel Chatbi si è conclusa con una squalifica di due anni e otto mesi. L0 ha appena comunicato il Tribinale Anti-Doping tramite il sito del CONI.
Tutto era iniziato a fine Luglio quando il CONI e la FIDAL hanno preso la decisione di escludere il siepista di origine marocchina dalla squadra in partenza per le Olimpiadi di Rio. La motivazione era che l’atleta non è risultato reperibile ai controlli antidoping per tre volte.
Chatbi però aveva fatto ricorso al TAR non ritenendo giusta la decisione della Federazione, ottenendo ragione dall’ente regionale. Non è bastato però per fermare la sospensione ufficiale che è arrivata pochi giorni dopo dalla TNA.
A quel punto è stato effettuato anche un ricorso al TNA, risultato con esito negativo. Nel frattempo la sua squadra, l’Atl. Riccardi Milano, aveva dichiarato che in caso di squalifica e colpevolezza accertata avrebbe tagliato qualsiasi connessione con l’atleta.
Jamel Chatbi ora dovrà scontare la squalifica che ha inizio dall’8 Agosto 2016 e terminerà il 7 Aprile 2019. Il siepista in passato aveva già avuto problemi con l’antidoping, subendo una squalifica di due anni nel 2009 per una positivtà al clenbuterolo quando la sua nazionalità era ancora marocchina.
Foto: Jamel Chatbi agli Europei di Amsterdam 2016 (Chiara Montesano/trackarena.com)