Spettacolo di sport a New York che domenica, in una giornata di sole autunnale, ha visto la partecipazione di migliaia di maratoneti, circa 50.000, provenienti da tutto il mondo. Come da pronostico anche l’edizione 2016 ha visto la dominazione assoluta dell’Africa: vittoria al maschile per il giovanissimo Ghirmay Ghebreslassie (ERI) e al femminile tripletta di Mary Keitany (KEN).
Si potrebbe dire studiata a tavolino l’impostazione di gara della vincitrice Mary Keitany che fino al 15° km rimane nel gruppo di testa senza forzare troppo l’andatura, mantenendo un passo di 3’45 al km, per poi prendere il largo e dirigersi in solitaria al traguardo. Al passaggio della mezza (21° km), le uniche rimaste in scia alla Keitany sono Joyce Chepkirui e l’etiope Aselefech Mergia che però comincia a perdere terreno. Nella sfida per il terzo posto sopraggiungono inoltre la favorita di casa Molly Huddle (USA) e la kenyana Sally Kipyego.
Dal 30° km in poi si capisce che la Keitany ha ormai la vittoria in mano avendo guadagnato un gap di quasi 3′ dal gruppo delle inseguitrici. Purtroppo nessun record della manifestazione per lei che conclude trionfante la sua terza NYC Marathon in 2h24’26”. Per i restanti gradini del podio lotta aperta fino agli ultimi chilometri con l’ascesa della Kipyego, che chiude in seconda posizione con un crono di 2h28’01”, e il bronzo della Huddle che sbaraglia le africane Chepkirui e Mergia.
Partenza interessante invece al maschile con un passaggio in 15’17” ai 5km e 30’37” ai 10km, con il gruppo di testa formato dai migliori africani come Desisa, Rotich e Ghebreslassie, e gli statunitesi Ritzenhein e Abdirahman. Seguono con un distacco di circa 1’30” il gruppo degli italiani con Giovanni Gualdi e i gemelli della montagna Bernard e Martin Dematteis. Come nella gara femminile al 15esimo chilometro rimangono a dirigere la gara solamente tre atleti: l’eritreo Ghebreslassie, campione mondiale 2015 di maratona, Lucas Rotich (KEN) e l’etiope Lelisa Desisa. Nelle retrovie gli azzurri cercano di mantenere le posizioni, purtroppo però Martin comincia a risentire del recente infortunio e si distacca sempre più dai compagni di squadra.
Decisivo per la vittoria il cambio di ritmo imposto da Ghebreslassie al ventesimo miglio: prende in mano la gara e si lancia deciso verso il traguardo di Central Park. Nulla da fare per Rotich che perde l’agilità di corsa e prende quasi un minuto di distacco dal più giovane vincitore della NYC Marathon che fa sua la gara in 2h07’51”. Grandissima rimonta nell’ultima parte del tracciato di Abdi Abdirahman che supera un Desisa in gran difficoltà e piazza un ottimo crono di 2h11’23”. Primo degli italiani è il veterano Giovanni Gualdi che conclude la sua Grande Mela in 2h22’10” precedendo Bernard Dematteis che porta a termine per la prima volta una 42km in 2h27’42”. Molta fatica invece per il fratello Martin che nonostante tutto taglia il traguardo in 2h37’57”.
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