Lo scandalo doping che ha colpito la Russia nell’ultimo periodo e che ha portato all’esclusione della nazione dalle competizioni ha fatto sì che il governo migliorasse le proprie leggi anti doping per poter essere nuovamente ammessa alle gare.
Pochi giorni fa è stato approvato un progetto di legge che prevede l’introduzione del reato di incitamento al doping e somministrazione illegale di sostanze dopanti; chi andrà contro alla legge sarà punito con il carcere.
Sono previste due pene: se un medico sportivo o un allenatore dovesse venire scoperto a incitare all’uso di doping un atleta minorenne o ad aver costretto a doparsi un atleta potranno rischiare fino a un anno di carcere e tre anni di stop dall’attività.
Se le sostanze dopanti fatte assumere a un atleta dovessero causargli problemi fisici o dovessero ucciderlo allora la pena salirebbe a 3 anni di carcere e 5 anni di inattività.
Non sarà certo questa riforma a fermare il doping in Russia che ormai è, purtroppo, radicato nella cultura sportiva, ma il rischio di finire in prigione e di non poter esercitare la propria attività per qualche anno potrà servire come deterrente per chi vuole introdurre gli atleti a queste pratiche illecite e rischiose per la salute.