Il CIO propone: niente Olimpiadi agli atleti che hanno subito più di 6 mesi di squalifica per doping

WADA Council Glasgow 2016Si sono incontrati ieri a Glasgow i 38 membri del Consiglio della WADA, l’Agenzia Mondiale Anti-doping, per discutere varie proposte di riforma e per la rielezione del presidente uscente Craig Reedie per un secondo mandato di tre anni.

Le scarse misure antidoping della Russia che hanno portato alla sua esclusione dalle competizioni internazionali, continuano ad essere un tema caldo. La Russia ancora non riconosce lo scandalo doping come fatto sostenuto e incoraggiato dallo stato e la WADA annuncia che dovranno riconquistare la fiducia del mondo sportivo per poter essere riabilitata.

Questo risulta molto difficile visto il continuo rifiuto ad accettare i risultati delle indagini. A tal proposito la WADA fa sapere di aver rifiutato 300.000$ di finanziamento dalla Russia e di continuare a sostenere la bontà di tale decisione alla luce dei fatti accaduti.

Ancora attacchi alla Russia con l’agenzia anti-doping che sospetta legami con l’attacco informatico del gruppo hacker Fancy Bear che ha sottratto e resi pubblici file di molti atleti olimpici che avrebbero usato farmaci e sostanze proibite per uso terapeutico. Per respingere gli attacchi hacker l’Agenzia ha speso 200.000$ per l’impiego di una società di sicurezza informatica.

Infine, il Comitato Olimpico Internazionale ha proposto il divieto di partecipazione ai Giochi Olimpici per tutti gli atleti che hanno ricevuto squalifiche per doping superiori ai sei mesi, proposta sulla quale la WADA dovrà in futuro pronunciarsi.

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