Un mese fa è stato formato il nuovo Consiglio Federale, capitanato da Alfio Giomi, che rimarrà al comando della FIDAL per il prossimo quadriennio. Ieri è stato invece nominato il nuovo Settore Tecnico Nazionale che avrà come grande obbiettivo quello di preparare gli atleti che nel 2020 indosseranno la maglia azzurra alle Olimpiadi di Tokio.
Diversamente dagli anni passati verranno seguiti due filoni: il primo sarà quello dello ”sviluppo” che conterrà le squadra giovanili fino agli U23 e gli atleti che possono ambire a diventare atleti di prima fascia ma che devono ancora crescere, mentre il secondo sarà quello di “alto livello” che si occuperà degli atleti di prima fascia che rappresenteranno l’Italia durante le grandi manifestazioni. Entrambi i settori lavoreranno insieme in modo da garantire il massimo risultato.
Si occuperà dello sviluppo Stefano Baldini, Direttore Tecnico del settore giovanile durante lo scorso quadriennio che verrà assistito anche per i prossimi anni da Tonino Andreozzi. Del settore di Alto Livello invece non si occuperà più Massimo Magnani, che dopo le Olimpiadi di Rio ha annunciato di non voler proseguire questo percorso.
Prenderà il suo posto Elio Locatelli, nome già noto all’interno della Federazione perché DT della nazionale azzurra durante gli anni ’80. Locatelli negli ultimi anni ha lavorato sia per il CONI che per la IAAF e verrà affiancato in questo nuovo progetto da Roberto Pericoli, allenatore di Fabrizio Donato e responsabile dei salti in estensione.
“Questo modello nasce dall’esperienza vissuta nel quadriennio appena concluso dove abbiamo sentito viva la necessità, da un lato, di concentrare l’attenzione nei confronti di un gruppo ristretto di atleti d’élite, e dall’altro, di fare davvero tutto il possibile per aiutare i nostri migliori giovani ad esprimersi con successo anche nell’atletica dei più grandi“, questo il commento del Presidente Giomi alla FIDAL, che conclude affermando “Si ribadisce il concetto di un forte sostegno ai tecnici che operano sul territorio, attraverso la messa a disposizione di figure con cui condividere la programmazione dei giovani atleti; e comunque, di tutti quegli atleti che pur non facendo parte del gruppo di élite, possiedono presupposti per una crescita che li collochi a livello internazionale”.
Nella foto: Elio Locatelli (Ian Walton/Getty Images)