E anche il 3° giorno è passato. Ora bisogna vedere come.
Oggi sono iniziate le gare ed erano tutti su di giri. Gli atleti perchè finalmente avrebbero potuto scaricare tutte le emozioni accumulate in questi giorni, i volontari perchè speravano non ci sarebbero stati problemi.
La prima della compagine italiana ad arrivare allo Stadio Olimpico è stata Sveva Fascetti che ha gareggiato sui 3000st (25°) , la prima gara dei mondiali.
Più in là sono arrivati anche gli altri membri della squadra, compreso il tifo. La squadra quasi al completo era sugli spalti nel pomeriggio per supportare i due 400isti Michele Tricca e Marco Lorenzi (entrambi qualificati per la semifinale).
Purtroppo però erano tutti già tornati in albergo quando ha gareggiato Daniele D’Onofrio. Gli azzurri hanno dovuto seguire in tv la strepitosa prestazione del mezzofondista, che si è piazzato 10° e primo tra gli europei.
Giornata, la loro, decisamente più entusiasmante della mia, che ho avuto il compito di controllare se i fantastici condizionatori dell’anteguerra presenti nelle varie stanze dello stadio avevano abbastanza acqua (serviva per “rinfrescare” gli ambienti). Questo voleva dire portare acqua in giro per tutto lo stadio con dei cestini di metallo adattati a secchi.
Per fortuna la sera la situazione si è risollevata un po’ con la cerimonia di apertura. Come ho già detto, mi aspettavo di più, ma rimane sempre qualcosa di significativo.
Spero che domani mi diano qualcosa di più divertente da fare (qualsiasi cosa è più divertente che riempire di acqua i condizionatori).
Non mi resta che incrociare le dita.
Anche oggi non sono riuscito a scrivere prima a causa della cerimonia di apertura, ma domani dovrei avere il pomeriggio libero e magari riuscire anche a fare qualche foto, per la gioia di grandi e piccini.