BRUXELLES : La Diamond League chiude in bellezza con il record del mondo sui 110hs di Aries Merrit

Ieri a Bruxelles si è svolta l’ultima tappa della Samsung Diamond League del 2012 che, pur essendo a fine stagione, ha portato grandi risultati e conferme.

La prima gara ” del diamante” è stata il salto in lungo maschile, una delle discipline meno entusiasmanti quest’anno, ma che comunque regala spettacolo. La vittoria è andata al russo Aleksandr Menkov, che piazza il suo personale a 8,29 portandosi così a 17 punti nella classifica Diamond e aggiudicandosi il diamante, praticamente irraggiungibile dalla concorrenza; alle spalle di Menkov si sono piazzati Sergey Morgunov ( 8,04) e Godfrey Khotso Mokoena (8,03).

In mancanza del campione olimpico Harting, la gara di lancio del disco si presentava molto aperta tra i grandi della specialità; la gara si è chiusa al terzo turno di lanci quando Gerd Kanter ha archiviato la pratica con un lancio da 66,84 e portandosi a casa anche il diamante; seconda piazza per Martin Wierig, il cui attrezzo è arrivato a 66,05 e terzo l’intramontabile Virgilijus Alekna con 65,78.

Gara molto serrata per la conquista della pietra preziosa è stata quella del salto con l’asta femminile dove tra le concorrenti inizia un gioco basato sugli errori e dove tutte e tre le favorite potevano puntare alla vittoria nella classifica Diamond. A spuntarla definitivamente è stata Silke Spiegelburg, la quale con 4,75 vince la gara è la classifica, portandosi a 16 punti, due in più di Fabiana Murer che si blocca a 4,65 e 14 punti, terza la russa Anastasiya Savchenko con 4,55.

Le donne dei salti continuano a dare spettacolo e a darlo sono le due saltatrici del salto in alto Svetlana Shkolina e la campionessa olimpica Anna Chicherova, le quali, dopo essersi lasciate indietro Eleriin Haas ( terza con 1,92), si sono date battaglia fino ai 2 metri, quando la Chicherova fallisce i tre tentativi mentre la Svetlana passa direttamente al primo salto; la classifica del diamante è invece stata vinta dall’americana Chaunte Lowe.

Dopo la squalifica di Melanie Walker, aggiudicarsi la gara dei 400 hs si è dimostrata una impresa meno ardua per Kaliese Spencer (53″69) che però ha dovuto lottare non poco con la britannica Perri Shakes-Drayton ( 53″89) e la ceca Zuzana Hejanova (54″09); la Spencer conquista anche il diamante dall’alto dei suoi 24 punti nella classifica diamond.

Gara serrata per la conquista della diamond anche quella dei 1500 maschili, in cui Asbel Kiprop sciupa la sua opportunità piazzandosi quinto e assicurando la vittoria a Silas Kiplagat che si prende classifica e gara con 3’31″98.

E’ vero c’erano Bolt e Blake, ma uno degli olimpionici più attesi è stato sicuramente Aries Merritt nei 110 hs, che dopo una stagione fantastica coronata dai mondiali indoor e l’olimpiade mancava di quel tocco per rendere il tutto completo. Ieri l’impresa è riuscita: grande progressione, fluidità sugli ostacoli e sprint verso il traguardo che blocca il cronometro a 12″80, nuovo record del mondo, abbassato di ben 8 centesimi di secondi! Alle spalle dell’imprendibile Merritt si piazza il gregario Jason Richardson in 13″05. La classifica del diamante vede i due americani appaiati a 18 punti ma la vittoria viene data a Merritt.

Ancora emozioni dai salti femminili, questa volta tocca al salto triplo femminile, dove la prima e la seconda delle olimpiadi si sono date ancora battaglia e la sorte, come a Londra, ha arriso a Olga Rypakova, che con 14,72 stacca Olha Saladuha, a cui non basta il 14,40, prendendosi gara e diamante.

La campionessa olimpica di lancio del giavellotto Barbora Spotakova interpreta una gara tranquilla per i suoi livelli e archivia la gara e la classifica diamond con un  lancio da 66,91, staccando Sunette Viljoen (65,33) e Vira Rebryk (64,52).

E’ comunque l’atleta più atteso, non tanto per i risultati ma per la sua presenza che ispira allegria, Usain Bolt corre una gara dei 100 m in 9″86, tranquilla per lui, che dopo aver corso regala i fiori e le sue scarpe al pubblico (…perchè non ero in mezzo al pubblico?!) e concedendo, come sempre, un po di spettacolo personale. Alle spalle di Lightning Bolt si piazzano Nesta Carter ( 9″96) e Kemar Bailey ( 9″97).

Non è una gara valida quella dei 200 m per il diamante ma i nomi ai blocchi di partenza sono da finale olimpica. Yohan Blake, il delfino di Bolt ormai più che affermatosi, va davanti a tutti fin dai primi 100 e chiudendo con un “tranquillo” 19″54; secondo classificato è Jason Young con 19″92 e terzo Christophe Lemaitre che non riesce ad andare sotto i 20″ (20″17 per lui).

L’orgoglio dell’atletica belga, i gemelli Borlèe, sono riusciti a dare spettacolo in casa propria, chiudendo i 400 metri come primo e secondo, infatti Kevin ha preceduto Jonathan ( 44″75 e 45″02) e consegnando così a Kevin Borlèe il diamante, pur essendo appaiato a Liguelin Santos, che però arrivando quarto non ha potuto fregiarsi del premio finale.

Bella gara quella dei 3000 siepi, anche aiutata da ben due lepri, che ha visto la vittoria di Brimin Kiprop Kipruto con 8’03″11 su Conselus Kipruto (8’03″70) e su Paul Koech che non è più riuscito a esprimersi nel 7’54″31 del Golden Gala (8’04″01 per Koech) ma che riesce a strappare la vittoria nella classifica diamond.

 

 

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