Con le elezioni federali dello scorso anno si è andato a formare il nuovo Consiglio Federale che sarà ai vertici della FIDAL per il prossimo quadriennio. Uno dei grandi cambiamenti che sono avvenuti è quello della nuova Struttura Tecnica Federale formata da Elio Locatelli come Direttore Tecnico dell’Alto Livello e da Stefano Baldini come Direttore Tecnico allo Sviluppo. I due hanno deciso un piano di azione per i prossimi 4 anni incentrato sui raduni, sia giovanili che assoluti, e sul binomio atleta – allenatore.
Nel settore sviluppo sono stati inseriti molti advisor e tutor che hanno il compito di seguire i giovani atleti e i proprio allenatori con lo scopo di formare, non solo l’atleta, ma anche la parte tecnica. La volontà è infatti quella di seguire l’atleta e l’allenatore a 360° per far crescere nel migliore dei modi questa nuova generazione che sta portando all’Italia ottimi risultati nel settore giovanile.
Sono 10 gli advisor nominati tra le varie discipline e alcuni di loro sono ex atleti come ad esempio Nicola Vizzoni (lanci), argento di Sydney 2000, o Andrea Giannini (asta), ex astista azzurro in forze alle Fiamme Gialle e allenatore della paralimpica Giusy Versace, o allenatori di giovani atleti come Maurizio Cito (mezzofondo), allenatore del Campione Europeo U20 Yohan Chiappinelli.
Abbiamo raggiunto due degli advisor, Andrea Giannini e Maurizio Cito, per farci spiegare più nel dettaglio quali sono gli obiettivi e le aspettative di questi raduni federali.
Per quanto riguarda il salto con l’asta sono stati già due i raduni organizzati, due incontri da tre giorni ciascuno a Modena a cui hanno partecipato Roberta Bruni, Alessandro Sinno, Max Mandusic, Matteo Capello, Francesco Lama, Francesca Semeraro, Roberta Maria Gherca e Ivan De Angelis, mentre a fine mese se ne svolgerà un altro a Roma dove oltre al controllo tecnico ci sarà una prima verifica agonistica con tanto di analisi video.
“I primi raduni sono stati due weekend congiunti a Modena, dove i principali obiettivi erano il controllo tecnico, la definizione di una programmazione condivisa degli allenamenti e delle competizioni in vista dell’ormai imminente stagione agonistica, e con la decisione di unire settore Sviluppo e Giovanile, quella di “fare squadra” tra atleti e tra tecnici. – dichiara Andrea Giannini – I primi due raduni sono quindi stati incentrati soprattutto sul lavoro tecnico in pedana. Notevole è stato l’interscambio di informazioni tra tecnici di diversa provenienza, con l’obiettivo di integrare differenti visioni tecniche al fine di migliorare reciprocamente e trasferire al meglio queste idee agli atleti. Allo stesso tempo, si è cercato di rendere consapevoli e motivare gli atleti nell’innalzare l’asticella dei loro obiettivi.”
Uno dei maggiori benefici, ma che a volte può trasformarsi in un rischio, di questi raduni è quello dello scambio di idee e opinioni riguardo alle varie tipologie di allenamento che si ha tra tecnici e atleti che provengono da varie parti dell’Italia e che sono abituati ad allenarsi in modo diverso rispetto agli altri.
“Dipende tutto da noi tecnici. Se entriamo nell’ottica di idea che al centro di tutto sta l’atleta e si coopera per il suo bene diventa tutto molto semplice e stimolante, poi ben vengano le discussioni sulle varie visioni metodologiche, sono una delle tante parti che mi piacciono di più del mio lavoro!”, commenta Maurizio Cito.
Uno degli obbiettivi che si pongono questi raduni, che vengono effettuati circa una volta al mese, è anche quello di “portare più atleti possibili nei primi 8 posti agli Europei 2020-2022, quindi far crescere questi ragazzi per renderli competitivi in un contesto internazionale”, come ci spiega l’allenatore del mezzofondo. “Abbiamo fatto solo il primo raduno di mezzofondo (se ne svolgerà un altro a fine mese) in cui abbiamo convocato tutti i papabili interessati per presentare il progetto a tecnici e atleti, abbiamo fatto delle valutazioni metaboliche e abbiamo iniziato una collaborazione molto bella con una nutrizionista sportiva che sta seguendo tutti gli atleti. La strada sarà quella di creare un equipe di professionisti che sarà a disposizione dell’atleta nel suo percorso sportivo”.
Un progetto questo che potrebbe aiutare l’atletica italiana a risollevarsi dopo i risultati un po’ deludenti delle ultime manifestazioni internazionali, puntando sui giovani atleti che sono riusciti a mettersi al collo medaglie importanti nelle manifestazioni continentali e mondiali giovanili.
“Personalmente sono molto soddisfatto da questi primi due weekend, – commenta Giannini – che hanno dimostrato una notevole qualità e disponibilità nel gruppo di atleti ed una compattezza pressoché totale nel pool di tecnici impegnati. Purtroppo la nota negativa è stata il grave infortunio di Jacopo Cuculo (caduto fuori dai materassi durante un allenamento tecnico), atleta che in questi due weekend si era aggregato al gruppo mostrando entusiasmo e grande motivazione: sperando si riprenda il prima e il meglio possibile, noi da adesso salteremo anche per lui!”