Forse a causa delle sue origini somale, magari per ripicca visto che per pochi centesimi ha vinto una medaglia d’oro ai danni dell’americano Rupp Galen, è incredibile la vicenda avvenuta al bicampione olimpico Mohamed Farah.
Secondo la notizia riportata dal “Sun” (tra i più celebri giornali britannici), giunto all’aeroporto di Portland con la sua famiglia, ove era sua intenzione trascorrere un po’ di meritate vacanze, le autorità aeroportuali lo hanno ritenuto un tipo sospetto e lo hanno subito posto in stato di fermo. Non essendo nuovo a episodi simili il britannico si era anche portato dietro le sue medaglie d’oro olimpiche per dimostrare la sua identità, ma nemmeno questo gli ha permesso di passare la frontiera.
Lui stesso ha raccontato che è una cosa che gli succede spesso visto che il suo allenatore Alberto Salazar è americano e si incontrano usualmente per sessioni di allenamento, ma di solito filava tutto liscio una volta riconosciuto dagli agenti.
Per fortuna Salazar aveva un amico appassionato di running nell’FBI che ha subito riconosciuto il campione olimpico e avviato la procedura per liberarlo.
La lotta americana al terrorismo non conosce limiti, ma questa volta ci sembra proprio che ci abbiano rimediato una figuraccia internazionale.
cose da non credere…
Che figura..
Tolleranza ZERO
Senza parole :O
Ma come si può sospettare di una persona solo dal colore della pelle oppure dall’appartenenza religiosa ?? viva la democrazia.
Ahahhahahahah
l america e’ eccessivamente rigida nei controlli alle frontiere!! Mha..
non sono eccessivi i controlli, ma un loro pregiudizio verso le altre persone.