Ovunque si corra e in qualunque periodo dell’inverno, c’è una costante che non cambierà mai nel corso degli anni: l’innata bravura di chi stila il calendario nazionale a trovare sempre la settimana più gelida per disputare i Campionati Italiani Individuali di Corsa Campestre!
Ma se al gelo si aggiunge un pallido sole e tanta buona atletica sembra quasi non sentirlo.
Location unica e riserva naturale davvero bella quella dei monaci cistercensi di Abbadia di Fiastra (MC). Percorso di gara perfetto per un campionato italiano: 1300 mt, molto scorrevole per almeno ¾ del percorso e duro, con una serie di curve situate su una piccola collinetta e quindi in rapida successione di salita e discesa. Il nevischio della notte ha contribuito ad avere un fondo a tratti molto fangoso e quindi, più divertente.
I primi a darsi battaglia sullo splendido scenario sono state le Allieve che dovevano coprire la distanza di 4km. Gara davvero molto avvincente che ha visto un arrivo in volata tra la forte Nicole Reina del Cus Pro Patria di Milano (al primo anno di categoria) e la altrettanto forte Angelica Olmo del CUS Pavia. Alla fine l’ha spuntata la più giovane, con un distacco davvero minimo. Attardata di qualche secondo, infine, la medaglia di bronzo Rebecca Lonedo. Via via tutte le altre 80 concorrenti.
Ben nutrita ai nastri di partenza la gara Allievi, con nomi di spicco tra i quali Crippa e Chiappinelli che potevano essere insediati da altri ottimi atleti capaci di buone prestazioni nell’anno passato. È stata una gara vivace fatta di progressioni violente e ritmo molto alto. A spuntarla con una gara intelligente dopo esser rimasto coperto per buona parte della gara è Yemaneberhan Crippa della GS Valsugana (già campione italiano lo scorso anno). Al secondo posto un ottimo Yohannes Chiappinelli della Montepaschi UISP Atl. Siena (al primo anno di categoria). Terza piazza invece, per Simone Bernardi dell’atletica Imola Avis vincitore allo sprint contro Ahmed Abdelwahed (Fiamme Gialle Simoni)
Nella gara Juniores F invece si impone Federica Del Buono dell’ atletica Vicentina, davanti a Costanza Martinetti della Atletica Arcs Cus Perugia e la ex campionessa Allieve Christine Santi del Mollificio Modenese Cittadella. Un dato triste da riscontrare riguardo la gara Juniores femminile è la scarsissima partecipazione. È desolante vedere ad un campionato italiano solo 48 partenti. Speriamo di aver toccato il picco più basso e che da ora in poi si possa solo migliorare in termine di numeri.
Dopo le Juniores è la volta dei maschetti, chiamati a percorrere 6 giri lunghi del percorso e 8 km totali. Alla partenza erano presenti nomi noti come i gemelli Lorenzo e Samuele Dini e possibili avversari ostici come Italo Quazzola o Lukas Manyika. Partenza senza tatticismi e gara molto avvincente. Dopo l’attacco di Manyika a metà gara, Lorenzo Dini controlla e sferra il contrattacco all’ultimo giro con una progressione incredibile. Non è da meno Italo Quazzola che prende la posizione a Manyika e conclude piazzandosi in seconda posizione. Ottima anche la gara di Nekagenet Crippa (fratello più grande di Yemaneberahn) che chiude in 3^ posizione. Molto ravvicinati gli arrivi da li in poi a simboleggiare una gara davvero molto combattuta.
Belle anche entrambe le gare assolute del giorno che hanno visto,al femminile, il trionfo di Touria Samiri che sbaraglia la concorrenza di atlete facenti parte di gruppi sportivi e molto accreditate come Silvia La Barbera e Fatna Maraoui.
Al maschile,invece, ancora una volta un DeNard da applausi che a 38 anni ha dimostrato che è ancora uno degli atleti di punta per il cross italiano vincendo il suo terzo titolo italiano di cross in carriera. Con una progressione stratosferica si è lasciato alle spalle il ben più giovane Patrick Nasti (entrambi atleti delle Fiamme Gialle) e Martin Dematteis del Gruppo Sportivo Esercito.
Dunque una splendida manifestazione quella che si è svolta questa domenica, che preannuncia sfide ancora più accese ai Campionati di Società che si terranno all’inizio di inizio Marzo.
Di seguito i video della manifestazione.
Bravo Denard a 38 anni si può ancora andare forte il duro lavoro paga sempre!