Sono bastati 90 minuti ai campionati italiani indoor per far si che tutti parlassero dei risultati di Ancona. Michael Tumi ha messo a tacere tutte le voci riscrivendo le liste italiane all time nei 60m, mentre, anche altri due atleti hanno realizzato la migliore prestazione italiana: Roberta Bruni nell’asta, la quale migliore il suo record italiano e Silvano Chesani che nel salto in alto supera il primato di Alessandro Talotti.
Visto che abbiamo già avuto l’occasione di parlare dei primi due atleti, cominceremo con il saltatore in alto Silvano Chesani, il quale è riuscito a valicare l’asticella posta a 2.33.
L’ormai precedente record italiano, risaliva al 2005, quando Talotti saltò 2.32 a Glasgow e stabilì a sua volta il record nazionale indoor. Per entrambi i saltatori, la prestazione indoor è migliore rispetto a quella outdoor, anche se bisogna attendere la stagione outdoor dell’atleta delle fiamme oro, sperando che sia migliore rispetto a quella passata durante la quale non è andato oltre i 2.25. Per quanto possa essere di rilievo questo risultato, sicuramente non ha stupito, o almeno non rispetto ad altre prestazioni (secondo me), perché proprio pochi giorni fa, Chesani al meeting di Banska Bystrica, tentò il 2.32 poichè “sentiva la misura nelle gambe” e probabilmente il poliziotto è andato in pedana ad Ancona proprio con l’obbiettivo di raggiungerla.
Silvano Chesani, prima di oggi, vantava un personale di 2.31 indoor e 2.28 outdoor, nonché tre titoli nazionali nella specialità ottenuti negli ultimi tre anni, uno outdoor e i restanti due indoor.
Restando sempre nell’ambito dei salti in elevazione, passiamo all’asta femminile dove ha gareggiato l’attesa e conosciuta Roberta Bruni, che ha ben pensato di non deludere le aspettative realizzando con 4.60, il nuovo primato nazionale. L’atleta reatina, ha anche tentato di superare il record mondiale junior, appartenente ad Angelica Bengtsson con 4.63, rimandando però questo appuntamento, magari proprio per i campionati europei di Goteborg. Ormai la ragazza della Studentesca Ca.Ri.Ri e il suo tecnico Riccardo Balloni, li conosciamo tutti, sia per i record stabiliti e sia per il bronzo ai mondiali di Barcellona. Roberta Bruni, si sentiva questo risultato, infatti aveva già tentato questa misura a Fermo sulle ali dell’entusiasmo dopo aver realizzato 4.51, e uno dei tentativi a 4.60 era veramente buono. Purtroppo in quell’occasione, la reatina toccò l’asticella durante la discesa. Grazie a questo nuovo record, la Bruni si pone all’ 8° posto mondiale stagionale a livello assoluto.
Michael Tumi mette a tacere tutti i dubbi e tutte le perplessità riguardo l’omologazione dell’impianto di Magglingen, tirando fuori dal cappello un’altra prestazione super, 6″51. Dopo aver avuto una reazione di 140ms, l’atleta delle fiamme oro è rimasto appaiato a Simone Collio per 30 metri, per poi prendere il largo nella parte lanciata, la quale sembra essere un suo punto di forza in questa stagione. Ovviamente, oltre al titolo italiano, questo tempo gli vale nuovamente il record nazionale e lo pone al 2° posto delle liste stagionali mondiali e al 1° in quelle europee, l’unica persona ad aver corso più forte di lui, è Darvis Patton che ha corso in 6″50, sabato a New York, mentre a livello europeo, dopo essere stato alla pari con Jimmy Vicaut a 6″53, Tumi si allontana di 2 centesimi dal francese.
Nelle staffette 4×200 altri due record italiani sono caduti grazie alla squadra delle Fiamme Gialle composta da: Lorenzo Valentini, Michele Tricca, Francesco Patano e Marco Lorenzi che ha stabilito la migliore prestazioni all time promesse, mentre quella junior è stata realizzata dalla Studentesca Ca.Ri.Ri con la squadra: Gianluca Martino, Enrico Nobili, Jonatan Capuano e Vincenzo Vigliotti. I due team hanno rispettivamente realizzato 1’27″13 e 1’29″02 conquistando il primo e terzo posto, separati solo dalla staffetta della Riccardi Milano giunta 2°.
Passando ad atlete ancora più giovani, bisogna segnalare il 13.46 di Ottavia Cestonaro nel triplo e il 9.48.90 di Nicole Reina nei 3000, entrambe hanno realizzato la miglior prestazione italiana di categoria (junior e allieve) rendendo ancora più formidabile questa domenica.
Foto Giancarlo Colombo/FIDAL
Complimenti a tutti! Veramente un weekend fenomenale!
Il super-sunday dell’atletica italiana!
anche un altro record nelle 4×200 femminili: new record promesse per la Bracco Atletica (1.40.21)
Complimenti! Continuiamo così 😀
che dire?? GRANDE ATLETICA ITALIANA!!
ma secondo voi a cosa è dovuto questo “BOOM”?
la nuova dirigenza può aver aiutato in qualche modo?
solo a livello mentale, come ha detto Giomi…
Grandissimi! Complimenti a tutti 🙂
Che giornata 😀
finalmente!! la nostra atletica italiana stava diventando troppo vecchia il cambio generazionale sta andando alla grande a quanto pare!!:D
grandi raga!!