Questi campionati europei sono stati pieni di emozioni per tutti noi, ma soprattutto per quei cinque atleti che sono tornati a casa con una medaglia. Daniele Greco, Paolo Dal Molin, Veronica Borsi, Michael Tumi e Simona la Mantia.
L’oro, Daniele Greco non ha deluso le aspettative, dopo aver agguantato la qualificazione al primo tentativo, l’atleta delle fiamme oro ha dato una vera e propria dimostrazione di forza nella finale del salto triplo. Dopo un primo salto in sicurezza, Greco ha infatti piazzato altre due buone misure per poi mettere l’ipoteca sul titolo con il quarto balzo, quando è atterrato a 17.70. Questa misura, a soli 3cm dal record italiano di Donato, oltre al titolo europeo, lo pone al primo posto delle liste stagionali mondiali, con un vantaggio di 40cm sul russo Samitov, il quale è secondo proprio grazie alla misura ottenuta nella finale che ha visto trionfare il nostro azzurro.
L’argento, Paolo dal Molin dopo aver destato un’ottima impressione durante le batterie, si è presentato alla finale dei 60hs da protagonista. Dopo essere partito come un proiettile ed essere arrivato un pò sotto al primo ostacolo, l’atleta che si allena in Germania ha tagliato il traguardo in 7″51 distruggendo il vecchio primato italiano di Emanuele Abate, 7″57. Questo risultato lo pone al terzo posto nelle liste stagionali mondiali e lo proietta in un’altra categoria di atleti. Dopo la gara, Dal Molin ha ammesso che dopo il primo ostacolo aveva paura di aver buttato al vento un’altra competizione ma quando si è accorto di essere ancora davanti a tutti, ha capito che era il suo momento e lo ha sfruttato al meglio.
Il bronzo, Veronica Borsi dopo aver stabilito il record italiano in semi finale e in finale, ha mostrato a tutta l’Europa il suo talento da ostacolista. In finale, anche se con una partenza non ottimale, l’atleta laziale è riuscita ad arrivare terza con lo stesso crono della seconda classificata, 7″94. Oltre alla medaglia di bronzo, la Borsi ha fatto suo il primato nazionale scavalcando il 7″97 appartenente a Carla Tuzzi, la quale lo realizzò nel 1994 a Parigi. L’atleta delle fiamme gialle, ha detto che i 60hs non sono mai stata la sua gara preferita, anzi, in un’intervista post-gara ha esplicitamente detto che per lei ha sempre “odiato” questa distanza. Ora visto le grandi rimonte che ha effettuato in questi campionati europei, non resta che sperare per una sua grande stagione outdoor.
Il secondo bronzo, Michael Tumi in questa stagione ha fatto parlare molto di se, infatti quel pettorale azzurro sulla sua maglia lo ha dimostrato. In questo scorcio di stagione abbiamo avuto diverse occasioni per elogiare l’atleta vicentino che gareggia per le fiamme oro, questi europei per lui sono stati un test, essendo questa la prima volta che Tumi lottava per il podio. Alla medaglia d’oro nei 60m ci credeva davvero, però questa volta ha trovato due grandi atleti sicuramenti più esperti di lui a precederlo. Comunque, il 6″52 corso è la dimostrazione che l’Italia ha trovato un grandissimo sprinter, il quale nel momento importante ha dato il massimo, e dopotutto è questo che conta considerando che ad Ancona, quando stabilì il record italiano, corse in 6″51. Peccato per i centesimi sicuramente persi nel voltarsi a controllare gli avversari sulla linea di arrivo (pensate che la gara è stata vinta dal francese Vicaut con 6″49, soli 3 centesimi in meno).
Il terzo bronzo, Simona la Mantia dopo la mancata qualificazione alla finale di Daegu 2011 nel triplo, è tornata a sorridere per la gioia di tutti noi. L’atleta dopo aver vinto il titolo a Parigi nel 2011, ha ritrovato nei campionati europei indoor un punto per ripartire al meglio in vista della stagione outdoor. Anche lei, come Greco, in qualificazione ha subito oltrepassato la misura richiesta per entrare in finale, realizzando 14.24 al primo tentativo. Stessa storia in finale, La Mantia inizia con 14.24 e si migliora sino a 14.26 che gli vale il terzo posto, a soli quattro cm dalla medaglia d’argento. Troppo lontana invece l’ucraina Saladuha che al primo balzo archivia il titolo con 14.88.
Questi europei, sicuramente positivi, non solo stati solo gioie. Se vi chiedete dove era Alessia Trost, per nostro dispiacere, dobbiamo dirvi che la dominatrice del salto in alto non è andata oltre 1.92 dopo una qualificazione che l’ha vista faticare per entrare in finale. Questo però non deve scoraggiare nessuno, perché la manifestazione a cui ha partecipato le è sicuramente servita per fare esperienza a livello assoluto in vista di competizioni anche più importanti. L’altra giovanissima della nazionale, Roberta Bruni, nel salto con l’asta non è riuscita a esprimersi al meglio fermandosi a 4.36, lo stesso discorso fatto per la Trost vale anche per lei, addirittura più giovane della friulana. Chiara Rosa invece ormai di esperienza ne ha, infatti la neo 31enne dopo essersi qualificata per la finale, è riuscita ad arrivare quarta. Questo risultato conferma la medaglia di bronzo ottenuta dalla lanciatrice nella scorsa estate a Helsinki. Un’altra ottima conferma viene sempre dal settore femminile, dove Giulia Viola ha migliorato il suo personale nei 1500m di due secondi, accedendo alla finale grazie al nuovo primato italiano promesse di 4’13”.
5 medaglie quindi che fanno piazzare l’Italia all’8° posto nel medagliere. Una prova non perfetta ma che è ben spendibile in termini di esperienza nelle prossime manifestazioni internazionali.
non dimentichiamo il quinto posto di Tamberi nell’alto !!!
eh lo so, nell’articolo però non si poteva mettere tutto 😀
si immagino solo perchè ho visto che hai messo quasi tutti i finalisti.
Finalmente qualche bella notizia… mio padre ha detto “Sta cambiando qualcosa” e a dirlo lui… 🙂
Finalmente anche l’Italia si sta facendo notare.. Dai ragazzi continuate così!
una buona spedizione.. che fa ben sperare per il futuro 😉
ottimo, sarebbe stato ancora meglio però vedere al podio greco e e donato nel triplo 😉 peccato che è infortunato…
Bravissimi a tutti!l’atletica italiana sta tornando a brillare!Dal molin e Greco hanno fatto dei risultati stellari!
Ottimo inizio per un grande futuro! 😀
Grandissima rappresentativa dell’italia a livello internazionale.
Grandi risultati e grandi atleti, speriamo che in tutte le specialità gli italiani/e si facciano largo.
finalmente anche l’ italia sta facendo bene