La All Athletic Russian Federation ha divulgato qualche ora fa un elenco provvisto di nomi diversi atleti di altissimo spessore contro cui saranno presi i dovuti provvedimenti a seguito della scoperta di sostanze proibite in campioni prelevati precedentemente.
Dei tanti, quello cronologicamente a noi più vicino riguarda Yelena Churakova, specialista dei 400m ad ostacoli che a Londra era giunta in semifinale, trovata positiva agli steroidi, in particolare metandienone e testosterone in un test “out of competition”. Questa bravata le costerà ben 2 anni di squalifica, oltre all’aver rovinato la sua immagine. Resta inoltre in sospeso la questione Darya Pishchalnikova, argento alle Olimpiadi, sulla cui testa pende, dopo essere stata trovata positiva all’Oxandrolone (un altro steroide), non solo il rischio di vedersi privata della propria medaglia, ma anche quello di una squalifica a vita.
Per quanto riguarda gli altri casi si tratta di atlete ormai ritirate, ma che a seguito dei provvedimenti presi porteranno alla perdita di medaglie e risultati successivi alla data cui risale il campione (ricordiamo infatti che la WADA, agenzia mondiale anti-doping, può conservare i campioni per diversi anni per un controllo).
Causa steroidi, il podio dei mondiali di Helsinki nei 2005 che vide la vittoria della russa Olga Kuzenkova, viene così ridisegnato: oro a Moreno (Cuba), argento alla Lysenko (Russia) e bronzo alla Montebrun (Francia); inoltre piccola soddisfazione per la nostra Clarissa Claretti da 9ª a 8ª, anche se questo non le ridarà i 3 lanci di finale che quel giorno ha perso e che avrebbero potuto regalargli ben altre soddisfazioni.
L’altro nome rilevante è quello di Svetlana Krivelyova, anch’ella vittima dell’oxandrolone, che giunse 4° alle olimpiadi di Atene 2004, ma in seguito ad un’altra squalifica della WADA (tra l’altro a danno di una sua connazionale) ottenne la medaglia di bronzo. Questa medaglia di bronzo in teoria spetterebbe a Nadzeya Ostapchuk (Bielorussia), la stessa che si è vista revocare l’oro di Londra per doping.
ormai si può sperare di vincere una medaglia anche dopo 10 anni
Quanta gente marcia! Io farei dei controlli a chiunque prenda parte a manifestazioni internazionali! Non si possono rifare le classifiche ogni anno in base a chi viene pizzicato dal controllo! Con la tolleranza zero e controlli serrati si può almeno arginare questo “male” che rovina lo sport!
sempre più atleti scoperti a fare uso di doping… una vergogna per il mondo dello sport