Grandi risultati al “Meeting San Antonio College Relays” presso l’ “Hilmer Lodge Stadium” che si è svolto sabato scorso a Walnut in California. Negli Stati Uniti la stagione outdoor è iniziata da poco ma i risultati non mancano; infatti l’argento olimpico di Londra 2012 Erik Kynard, ha eguagliato il proprio personale nel salto in alto, riuscendo a valicare l’asticella posta a 2.34.
Erik Kynard è un’atleta ancora giovane classe ’91. Nonostante abbia solo 22 anni ha già preso parte alle manifestazioni più importanti; quando ancora gareggiava nelle categorie giovanili, partecipò ai mondiali juniores che nel 2008 si svolsero in Polonia senza però ottenere un ottimo risultato, infatti si piazzò al 19esimo posto.
Tre anni dopo si qualificò tramite i trials statunitensi anche per la rassegna iridata di Daegu dove non riuscì ad esprimersi al massimo difatti con la misura di 2.28 non andò oltre il 14esimo posto.
L’exploit però è arrivato nel momento più importante, tant’è vero che alle olimpiadi di Londra è riuscito a guadagnarsi un posto sull’affollato podio che lo vide appendersi al collo la medaglia d’argento.
Nella stessa gara in 4 hanno oltrepassato la misura di 2.28. Alle spalle di Kynard infatti troviamo: il campione del mondo in carica Jesse Williams e il canadese Michael Mason i quali si sono fermati a 2.31 mentre il detentore del titolo statunitense indoor Dusty Jonas non è andato oltre i 2.28. Positivo il risultato di Jesse Williams che nella stagione indoor non si era ben comportato nel ciclo delle gare europee.
Sempre negli USA, sono stati stabiliti altri WL (world leading). La giovane Gardner nella batteria di Carmelita Jeter, ha tagliato per prima il traguardo in 11″00 (+1,8 m/s) mentre la campionessa statunitense si è dovuta fermare dopo 70m, probabilmente per un crampo. Nei 200m la nigeriana Okagbare ha migliorato di 3 decimi il proprio personale correndo in 22″31. I 100hs sono stati la gara di più alto contenuto tecnico anche se il vento a favore era oltre i limiti (+2,47 m/s), malgrado ciò Yvette Lewis è stata la prima della sua batteria dove in 5 atlete sono scese sotto il muro dei 13 secondi correndo in 12″43.
Foto Scott D. Weaver/K-State Athletics