Oggi le cose a Rieti sono iniziate a diventare serie.
Ormai manca pochissimo all’inizio delle gare e devo dire che si nota. Il media center è già un via vai di fotografi e giornalisti e i pochi posti a sedere disponibili sono tutti presi dai reporter provenienti da tutta Europa intenti a scrivere dei loro giovani connazionali.
Come le leggi della fisica ci insegnano, più gente c’è in una stanza più la temperatura si alza. Per fortuna c’è un condizionatore a mitigare il clima, peccato che le leggi della fisica non insegnino alle persone a chiudere la porta quando escono da una stanza! Devo assolutamente imparare a dire “Chiudete la porta” in tedesco.
A parte questo anche oggi mi sono diviso tra compiti vari, in attesa che inizi la mia vera mansione, ovvero le interviste a fine gara. Stamattina ho ancora aiutato il povero responsabile dei biglietti a gestire le prenotazioni, che continuano ad arrivare via mail anche il giorno prima dell’inizio delle competizioni. Non l’ho per niente invidiato.
Oggi pomeriggio invece c’è stata la conferenza stampa, alla quale non ho potuto partecipare purtroppo, che una volta terminata ha sguinzagliato tutti i giornalisti verso il Media Center. Qui ho avuto il compito di accoglierli e rispondere alle loro infinite e giuste domande del caso (anche se la parola “rispondere” con i russi che non sanno parlare inglese è un po’ esagerata).
Per fortuna dopo un po’ la situazione si è assestata e sono potuto andare ad assistere alla cerimonia di apertura, una lunga sfilata nel centro di Rieti con tutte le delegazioni presenti. Devo dire che i cittadini hanno parecchio apprezzato la novità, omaggiando gli atleti della loro presenza massiccia ai bordi delle strade nella piazza centrale.
Purtroppo però non sono potuto rimanere fino alla fine poiché c’era l’autobus per Roma che partiva. Domani e venerdì infatti ho due esami all’università e non potrò quindi assistere/lavorare all’inizio delle gare.
Vi chiedo un favore, questi due giorni fate il tifo anche per me oltre che per gli azzurri!