Le ultime vicende di doping che hanno colpito la Jamaica hanno mietuto “vittime” non solo tra gli atleti, ora infatti sono l’intera Federazione Jamaicana e l’agenzia locale anti-doping a tremare.
La WADA (World Anti-Doping Agency) infatti ha minacciato di escludere l’isola caraibica dai prossimi giochi olimpici se non verranno presi seri provvedimenti per migliorare le misure anti-doping della nazione.
Il precedente presidente della Jamaica Anti-Doping Commission (JADCO), Renee Anne Shirley, aveva già evidenziato infatti che il programma anti-doping che veniva e viene tutt’ora applicato è completamente inadeguato ma nessuno nell’amministrazione locale gli aveva dato ascolto.
Il direttore generale della WADA David Howerman ha quindi lanciato un ultimatum alla JADCO, mettendola in pratica spalle al muro.
Non è però la prima volta che la JADCO si trova nei guai. Nel 2010 infatti, due anni dopo la sua fondazione, sempre la WADA aveva scoperto che alcuni dei dirigenti dell’agenzia erano anche a capo di associazioni sportive ordinando quindi lo scioglimento dell’intero direttivo per conflitto di interessi.
Sconvolgente anche il numero esiguo dei test effettuati dalla JADCO nel 2012, presentati in una tabella molto eloquente in un articolo su Sport Illustrated scritto proprio dalla Shirley. Nell’anno olimpico infatti risultano effettuati solo 179 test anti-doping, di cui solo 71 fuori dalle competizioni ma soprattutto nessuno nei 3 mesi prima delle Olimpiadi e 1 nei 5 mesi prima, un dato sconcertante.
Alla luce di questi numeri risulta pienamente comprensibile l’ultima mossa della WADA che ha messo in scacco la Jamaica e tutti i suoi atleti.
Nella foto: Asafa Powell (AFP PHOTO / Craig Brough)
si dopano ma che sorpresa !!!!
piu che atleti umani sembrano dei cavalli da corsa
prima o poi li beccheranno tutti, si spera…
lo sanno tutti che sono un branco di dopati !!
fanno benissimo , bisogna rafforzare i controlli !!